Logo sportellate
, 28 Maggio 2023

Considerazioni sparse post Lazio-Cremonese (3-2)


La Lazio vince sul fil di lana l'ultima di campionato in casa e saluta un'icona come Radu in una cornice splendida.


- La testa è un elemento essenziale nello sport. La partita di oggi dimostra chiaramente che usarla nel modo giusto può farti giocare una ottima partita, come ha fatto la Cremonese, e non usarla può portare una serata di festa a essere sporcata da un risultato beffardo, come stava per fare la Lazio. La determinazione dei lombardi li porta al pareggio a inizio secondo tempo, quando era sotto di due gol, giocando un calcio che non meriterebbe la serie B. La Lazio, dal canto suo, gioca un incantevole primo tempo salvo addormentarsi per una buona mezz'ora del secondo e fare quel minimo indispensabile per portare a casa i tre punti che, oggi, significano secondo posto;

- Come si diceva, non c'è stata partita nel primo tempo quando la velocità del pallone e di pensiero portava i biancocelesti diverse volte davanti a Sarr. Nonostante fosse messa bene in campo, la squadra di Ballardini era quasi impotente dinanzi alla voglia di festa davanti al suo pubblico della Lazio. Tutto tranquillo per l'undici di Sarri che si aspettavano già di festeggiare l'addio al calcio di Radu e la Champions raggiunta domenica scorsa. Qui l'errore più grande, che poi è un grande classico laziale;

- Tanto è vero che Sarri vede i suoi completamente non in partita così come lo vedono gli undici in grigiorosso. Difatti, nel giro di circa dieci minuti la Cremonese stringe nella sua metà campo la Lazio e prima accorcia le distanze e, grazie a una disattenzione colossale di Lazzari, successivamente pareggia nel gelo dell'Olimpico. Lo schiaffo è forte e viene accusato. Piano piano, però, la Lazio alza i ritmi e inizia a presentarsi davanti a Sarr sempre più spesso finché Milinkovic, su calcio d'angolo - sì signori e signore su calcio d'angolo, segna il terzo gol e può permettere a Radu di giocare gli ultimi minuti della sua carriera nel giubilo collettivo;

- L'addio al calcio di Radu segna la chiusura di un'epoca. Approdato, in sordina, in un Gennaio freddo pareva essere destinato a essere una meteora o un comprimario qualunque. Con la sua personalità, le sue prestazioni, il suo impatto sui compagni si è guadagnato, nel corso degli anni, i galloni di leader dello spogliatoio. Primo per presenze all time, uomo che accoglieva i nuovi arrivati e compattava la squadra nei momenti più duri e tempestosi. Ultimo di quell'undici che conquistò, dieci anni fa, la storica Coppa Italia in finale con la asroma. Il ciclo si è concluso e qualche lacrima cade guardando quel passato che non pensavi esserlo così passato;

- La Cremonese dimostra, invece, come il calcio è spesso beffardo. Già con Alvini in panchina il suo calcio avrebbe meritato punti in più per idee e qualità espressa. Con Ballardini ha accarezzato la finale di Coppa Italia eliminando la Roma e il Napoli Campione d'Italia. Un vero peccato che tutto ciò non abbia portato i punti utili, quantomeno per lottare sino all’ultima giornata.

Ciao Francis

  • Impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. Ma anche difensore centrale.

Ti potrebbe interessare

Un giudizio sintetico a posteriori sulla Lazio

Guida alle italiane in Europa e Conference League

Boulaye Dia è tornato tra noi

Nicolò Rovella è pronto a prendersi la Lazio

Dallo stesso autore

Lazio-Bologna 3-0, Considerazioni Sparse

Monza-Lazio 0-1, Considerazioni Sparse

Roma-Bologna 2-3, Considerazioni Sparse

Lazio-Porto 2-1, Considerazioni Sparse

Lazio-Cagliari 2-1, Considerazioni Sparse

Twente-Lazio 0-2, Considerazioni Sparse

Juventus-Lazio 1-0, Considerazioni Sparse

Lazio-Empoli 2-1, Considerazioni Sparse

Fiorentina-Lazio 2-1, Considerazioni Sparse

Lazio-Verona 2-1, Considerazioni Sparse

Newsletter

pencilcrossmenu