Considerazioni sparse post Manchester City-Real Madrid (4-0)

Manifesta superiorità.

- Con quello che sarà consegnato ai posteri come uno dei primi tempi migliori della storia del calcio e 45 minuti di pilota automatico il Manchester City spazza via dal campo il Real Madrid e stacca il biglietto per la finale di Istanbul. Il 4-0 finale racconta ancora poco di una partita che nel baseball sarebbe probabilmente stata interrotta intorno al 75’ per manifesta superiorità di una delle due squadre. Se fossi Amazon Prime sarei contento di sapere di aver offerto ai miei clienti un prodotto di questo livello. Pep, mi raccomando, se rinnovo il contratto fatti pagare la provvigione;

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- La partita di stasera è la vittoria della logica sulla follia. Se volessimo rapportarla alla parabola di crescita di una persona, la si potrebbe paragonare al momento in cui un bambino accetta di dormire con la luce spenta perché capisce che il buio è una paura irrazionale. Il City di questa Champions League è maturo, sa di essere pronto, conosce l’irrazionalità e la sa individuare in quanto tale (pure quando si manifesta nella traversa colpita da Toni Kroos), ma sopratutto sa maneggiare il rettangolo verde per controllare le sue ansie. Grazie al controllo il City ha sconfitto la mistica del Real Madrid;

- Bernardo Mota Veiga de Carvalho e Silva è nato a Lisbona il 10 agosto del 1994 e di professione fa il fenomeno. Ha avuto un avvio di carriera scintillante al Benfica, poi è stato tra coloro che si sono fatti abbindolare dalla televendita del Monaco a gestione russo e c’è qualcuno che lo ha creduto perso. Per fortuna nel 2017 la sua strada ha incontrato quella di Pep Guardiola che ne ha fatto il giocatore cardine del suo Manchester City. In una partita in cui in tanti in maglia Sky Blue valgono un 10 in pagella (Gundogan, Stones e Walker per esempio), lui è il 10 con lode della serata. In questo momento escluderlo dalla top 5 dei calciatori più decisivi al mondo sarebbe, semplicemente, sbagliato;

- Il piano qualificazione del Real è durato 67 minuti della partita del Bernabeu, fino al destro potente e angolato con cui De Bruyne ha sfondato la resistenza dei blancos. Per il Real di questa stagione andare a giocare in casa del City una partita in cui si parte alla pari rappresentava un’impresa più o meno impossibile e a testimoniarlo ci sono gli sguardi spauriti di campioni del presente e del futuro, testimoni di un qualcosa di più grande che li ha travolti senza che nemmeno loro ci abbiano capito più di tanto. Benzema gioca stasera una delle peggiori partite della sua carriera. Per Camavinga l’unica notizia buona della giornata è stato l’articolo dedicatogli da Sportellate, poi ci sono solo giri nella centrifuga Bernardo Silva. Il migliore in campo dei Blancos in una partita finita 4-0 per gli altri è Courtois. What else?;

- Il 10 giugno a Istanbul sarà dunque Manchester City-Inter. Onestamente è difficile pensare a come i nerazzurri possano porre un freno a questa macchina perfetta e ci sentiamo di poterci sbilanciare sul fatto che se il City dovesse esprimersi sui livelli di questa sera per l’Inter (così come per ogni squadra su questo pianeta e forse anche su un altro paio di pianeti del sistema solare) le possibilità di vittoria sarebbero prossime allo zero. Al netto di questa considerazione c’è da dire che Simone Inzaghi è uno che sa vincere le finali e Pep Guardiola è uno che sa perderle. Il calcio è bello perché è quasi sempre impronosticabile. Chissà se il City a Istanbul possa tornare ad avere paura del buio…