Considerazioni sparse post Moto GP di Le Mans
Bezzecchi domina il Gran Premio di Le Mans. Bagnaia ancora nella ghiaia.
- Il 1000º gran premio da quando esiste la MotoGP porta il sigillo di Marco Bezzecchi. Insieme a lui, sul podio, le due Ducati Pramac di Martin e Zarco, che va sul podio nel suo gran premio di casa. Gara, comunque, condizionata dalle tantissime cadute, che ne hanno stravolto inevitabilmente l’ordine di arrivo. A terra, in sequenza, sono andati Bagnaia, Vinales, Marini, Alex Marquez, Miller e Marc Marquez. Con un’unica eccezione, Marco Bezzecchi, che, a nostro modo di vedere, avrebbe vinto comunque la gara numero 1000 della storia della MotoGP;
- La gara del pilota riminese del team di Valentino Rossi, è stata eccezionale. Partito in sordina, Bezzecchi riuscito a ricostruire la sua gara sorpasso dopo sorpasso, portandosi subito a ridosso dei primi, grazie anche al sorpasso su Marquez, vera ciliegina sulla torta del suo gran premio. “ L’ho spinto un po’ all’esterno”, dichiarerà nel post gara. Sorpasso con malizia su Marquez, il ragazzo ha coraggio da vendere. Il passo gara, una volta conquistata la prima posizione, è stato clamoroso. Sempre sotto l’1’32’’, la vittoria del riminese non è mai stata in discussione, anzi. Complice la bagarre tra Marquez e Martin, il distacco ha continuato a salire fino alla bandiera scacchi, legittimando una vittoria incredibile. Adesso il Bez è secondo in classifica generale ad appena un punto di distacco da Bagnaia. Fossimo in lui, ci penseremmo seriamente, questo mondiale ci sta dimostrando che tutto è possibile;
- Il momento clou di Le Mans è stato l’incidente tra Vinales e Bagnaia. Mentre il gruppo dei primi si stava ricompattando, tra Pecco ed il pilota spagnolo è successo il patatrac. Un sorpasso deciso, un contro sorpasso ancora più deciso ed entrambi i piloti finiti nella ghiaia. Probabilmente senza evidenti colpe da parte di nessuno dei due, il classico incidente di gara. Un vero peccato, soprattutto se consideriamo il passo gara di entrambi i piloti, che avrebbero potuto tranquillamente competere per il podio nella gara francese. Qualche scaramuccia subito dopo la caduta, chiarita immediatamente, da veri racer;
- Quando in pista c’è Marc Márquez il livello sale vertiginosamente. Il campione con il numero 93 Costringe sempre gli avversari a guidare al limite. Come fa lui. Per battere Marc Marquez devi guidare meglio di Mark Marquez, c’è poco da discutere. Al rientro dall’infortunio procuratosi in Portogallo, lo spagnolo ha lasciato intendere, ancora una volta, di essere ancora tra i più veloci in pista, questa volta aiutato anche dal nuovo telaio Kalex, che ha, in parte, nascosto problemi della sua Honda. Marquez è ancora un pilota meraviglioso ed essere riusciti a rimanere tutto quel tempo davanti a uno scatenato Martin nella prova tangibile. Poi, a due giri dalla fine, ci si ritrova improvvisamente davanti la versione mr. Hyde del catalano. Marquez marquezing, in sostanza. Impossibile chiedergli di gestire, il secondo posto era da difendere a costo dell’ennesima caduta. Comunque, con lui in pista, è tutto un altro mondiale;
- A questo punto del mondiale la sorpresa più grande è avere una classifica serratissima. Quello che, infatti, sembrava poter essere un mondiale completamente dominato dalla Ducati, si sta rivelando appassionante. Quattro moto diverse nelle prime quattro posizioni a questo punto della stagione era francamente impronosticabile. Nonostante, comunque, le performance di case come KTM e Ducati MOONEY si stiano dimostrando di altissimo livello, ci sentiamo di poter dire che il motivo di un mondiale così aperto è, ancora una volta, legato alle performance di Bagnaia. Terza caduta dell’anno, terzo zero dell’anno. Senza voler esagerare, avrebbe probabilmente potuto vincere ogni gara di questo mondiale fino ad oggi. Pecco, urge trovare continuità.
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