Considerazioni sparse post Atalanta-Juventus (0-2)
Una Juventus serissima mette una reale ipoteca sulla prossima qualificazione Champions.
- Nell'ultimo spareggio europeo di questa giornata, gli spunti che ci vengono offerti sono chiarissimi fin dai primi minuti: Juventus disposta a disputare una partita seria, con un palleggio anche più brillante del solito e una buona solidità difensiva offerta quest'oggi dal terzetto difensivo. L'Atalanta va a folate, imbottita di centrocampisti tuttofare, ma le occasioni latitano fin da subito e le palle inattive diventano nel primo tempo il possibile ago della bilancia, con il palo di Scalvini come occasione più importante;
- La verità è che il vero mismatch si gioca nel duello Rugani-Zapata, con un Bremer quasi a sorpresa escluso. Ed è il centrale bianconero, fino ad ora quasi inutilizzato, a essere protagonista di una prova si ottima concretezza, con l'aiuto di Locatelli. Però la sola presenza del colombiano trasmette apprensione, nonostante questo le occasioni sono comunque poche, anche perché la Juventus rende molto sporche le linee atalantine. La Dea fa la partita, ma è veramente difficile entrare negli ultimi sedici metri;
- Quando la partita sembra avviata verso un equilibrio destinato a perdurare, la Juventus trova il vantaggio con l'altra mossa a sorpresa di Allegri: Iling-Junior, che si trova nel punto giusto dopo aver avviato l'azione nel gol del vantaggio. La gestione dei giovani di quest'anno è da sottoscrivere e può diventare una lunga strada da percorrere. Da quel momento, come da programma, la Juventus si ritira nella sua area di rigore a mo' di fortino ed è difficile trovare varchi: solo un palo di Zappacosta mette in apprensione Szczesny;
- Molto del destino di questa partita sta anche nella diversità degli uomini in panchina tra Atalanta e Juventus: quando il caldo e la fatica cominciano a farla da padroni, Allegri può mettere in campo Pogba, Vlahovic, Kostic e Chiesa, Gasp invece si può affidare a Muriel e Boga, ma all'infortunio di quest'ultimo deve rimediare con l'ingresso di Soppy. Con qualche alternativa in più, l'Atalanta avrebbe potuto creare un'apprensione ulteriore alla difesa bianconera. I cambi, come detto, fanno la differenza: Pogba conferma la frizzantezza delle ultime settimane, Vlahovic mette il sigillo sulla vittoria - che si può dire - meritata;
- Adesso la corsa all'Europa si fa ancora una volta più succulenta: la Juventus è quasi certa di un posto in Champions, l'Atalanta è praticamente fuori. In questa giornata favorevole alle squadre a strisce, sarà difficile pronosticare chi rimarrà fuori tra Lazio, Inter e Milan: molto dipenderà dai due Euro-derby, che saranno mentalmente rigeneranti o catastrofici. Per chiudere un commento sui beceri cori nel finale verso Vlahovic: inutile dire come determinati personaggi debbano rimanere fuori dagli stadi per lungo tempo, non servono altre righe di spiegazione.
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