Considerazioni sparse post Milan-Lazio (2-0)
I rossoneri rilanciano le proprie ambizioni Champions contro una Lazio stanca e irriconoscibile.
- Dopo le molte critiche subite riguardo alla tipologia di turnover, Stefano Pioli ha deciso di mettere da parte la logica davanti all'orgoglio e questa volta ha optato per fare giocare i titolari, per poi fare cambi una volta messa la partita sui binari giusti. Una scelta ripagata dal risultato, con le due reti di vantaggio dopo mezz'ora e un match giocato in scioltezza e senza mai correre rischi, ma il karma è una brutta bestia e colpisce nei tempi e modi più inaspettati: l'infortunio di Leao, ennesimo a livello muscolare per i rossoneri, arriva proprio nel momento peggiore, a pochi giorni di distanza dalla partita di andata della semifinale di Champions League, tenendo col fiato sospeso i tifosi di entrambe le squadre milanesi;
- Si parla spesso della rosa dei rossoneri e di alcuni ruoli senza valide alternative e, in tal senso, il calciatore più rappresentativo è indubbiamente Theo Hernandez. Ormai si può dire che esista un Milan con il francese e il Milan senza il francese: un giocatore cresciuto tantissimo, dall'inizio della sua esperienza in rossonero, che ora non si limita ad ammaliare il pubblico con le sue perle sparse, come lo stupendo coast to coast con rete di oggi, ma rimane sul pezzo per tutta la durata del match, dove ormai si applica in maniera più che discreta anche nella fase difensiva, una volta il suo tallone d'achille. Le "Heat Maps" a fine partita parlano sempre più chiaro: la fascia sinistra è di sua proprietà e guai a chi ci entra;
- Parlando della Lazio, i problemi di oggi si evidenziano principalmente in due fatti, collegati tra loro: il primo è l'emergenza a centrocampo, reparto chiave per ogni squadra ed in particolare per quelle di Sarri, costretto a chiedere gli straordinari ai soli due titolari a disposizione dopo l'infortunio di Vecino: Luis Alberto e Milinkovic-Savic, con Marcos Antonio a completare il reparto. Il secondo problema è stato l'errore proprio quest'ultimo, che dopo un quarto d'ora ha regalato a Bennacer, furbo a pressarlo molto alto, il pallone dal quale è nata la rete che ha svoltato subito la partita a favore del Milan;
- A livello di singoli, oltre il già citato Theo Hernandez, difficile trovare insufficienti tra le file dei rossoneri, se non il solito Messias che ne sbaglia tre per ogni buona che fa. Molto bene Saelemaekers, jolly prezioso, Tonali e Kjaer, così come Thiaw, che quando subentra gioca sempre le sue migliori partite, mostrando grande personalità e attenzione. Opposta la situazione tra i biancocelesti, dove non si riesce a salvare praticamente nessuno: Immobile non ha praticamente ricevuto palloni a causa di un centrocampo spento e in difficoltà e anche dalle fasce, dove di solitamente a fare la differenza sono Zaccagni e Lazzari, oggi subentrato, non è arrivato alcun pericolo per Maignan, che si è goduto la giornata di sole milanese;
- Il Milan risponde "PRESENTE" all'ultima chiamata utile e lo fa senza l'aiuto di uno dei suoi uomini più importanti: un buon segno, per Pioli, che dimostra di avere ben salde le redini del gruppo a livello mentale e vede aumentare in maniera sostanziosa le chances di raggiungere nuovamente la qualificazione in Champions League. La sconfitta non compromette troppo la classifica della Lazio, che però non sta passando affatto un buon periodo, anche a causa di qualche infortunio di troppo e della scarsa vena realizzativa di Immobile, e vede ora ricompattarsi pericolosamente il gruppo alle sue spalle.
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