Considerazioni sparse post Juventus-Lecce (2-1)
Dopo un aprile da incubo, la Juventus torna alla vittoria. Ma c'è bisogno di un guizzo per concludere al meglio la stagione.
- Una Juventus preoccupante riesce a conquistare tre punti nella ripresa. Non si sa neanche se valga ancora la pena di discutere sull'estetica della prova dei ragazzi di Allegri: non esiste più alcuna possibilità di notarla. Sono venti i minuti in cui i bianconeri provano a proporre qualcosa, e bastano per chiudere il primo tempo in vantaggio. Una sciocchezza di Danilo fa tornare il Lecce in partita, ed è da quel momento che si capisce che questo mercoledì sera non passerà liscio;
- L'immagine della sofferenza bianconera è nella faccia di Miretti: certamente uno dei più attivi in campo oggi, ma che non riesce - vuoi per mezza scarpa in fuorigioco, vuoi per un'accertata imprecisione - a realizzare quella che sarebbe stata la sua prima rete con la maglia bianconera. Almeno cinque le occasioni sui piedi del ragazzo, che avrebbero permesso di vivere una seconda frazione più tranquilla alla Juventus. Dall'altro fronte, Fagioli dimostra ancora una volta che non esiste logica di turnover per cui lui debba star fuori;
- Le uniche notizie positive sono nel ritorno al (gran) gol di Vlahovic dopo un digiuno inesorabile (c'era ancora Sanremo, per rendere la misura) e il timbro di Paredes, anche oggi comunque impreciso nelle scelte in regia. La prova del serbo è invece più incoraggiante del solito: manca sempre quella spigliatezza nelle scelte, ma quantomeno esiste quella voglia di andare a "fare la guerra". Rimanendo sui singoli, incoraggiante l'ingresso di Pogba, apparso lucido nelle scelte offensive: lo si aspetta in sfide più probanti;
- Due parole vanno spese anche sul Lecce, che a Torino fornisce una prova tutt'altro che pavida. Sorprendente e solido Baschirotto da terzino, così come rocciosa è la prova di Umtiti. La squadra di Baroni ha sempre proposto un gioco allargato sulle fasce che ha costantemente messo in difficoltà i quinti della Juventus. Nella ripresa, i salentini hanno alcune occasioni per pareggiarla. Non era questa la partita in cui conquistare la salvezza, ma nelle prossime cinque. Molto dipenderà anche dal risultato tra Hellas Verona e Inter di questa sera;
- Nella partita d'andata la Juventus cominciava una striscia di vittorie affidandosi completamente ai giovani, con la rete di Fagioli a salvare la faccia di Max. Una Juventus che è ancora compatta e può lottare per più obiettivi, ma che sembra sempre sospesa: pochissimi i miglioramenti mostrati, ma i dati oggettivi nei numeri danno per adesso ragione all'allenatore bianconero. C'è solo da concludere nel migliore dei modi la stagione per poi ripensare a un futuro con più certezze.
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