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3 min

- di Matteo Tencaioli

Considerazioni sparse su "Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri"


Un film "per molti, ma non per tutti" (cit.)


- Non si può parlare del film senza partire dalle "basi" e quindi: cos'è Dungeons & Dragons? Nato come espansione del wargame Chainmail di Gary Gygax e pubblicato per la prima volta come gioco da tavolo nel 1977, in collaborazione con Dave Arneson, quando venne rilasciato il set base che ne portava il nome che l'ha reso famoso, D&D è considerato da molti come il vero padre dei GdR fantasy cartacei, grazie all'enorme successo commerciale avuto rispetto ai prodotti simili usciti fino a quel momento. Ispirato in maniera nemmeno troppo velata alle opere di Tolkien, negli anni a seguire ha dovuto prenderne le distanze e si è trasformato in un brand, che ha portato il gioco ad avere ben cinque edizioni, con un regolamento che nel tempo s'è evoluto e modernizzato per stare al passo con le esigenze dei più giovani;

- Entrando nello specifico, come in ogni GdR che si rispetti, partiamo parlando dei personaggi principali del gruppo. Edgin (Chris Pine) è un tanto furbo e intelligente quando sbadato e sfortunato, le cui doti di leadership superano quelle canore ed è apprezzabile la scelta di non aver fatto apparire un bardo come un "cantore di benedizioni". Holga (Michelle Rodriguez), sua migliore amica, è un barbaro dal cuore tenero, mentre Simon "The Sorcerer" (Justice Smith) è probabilmente il personaggio la cui evoluzione, nel film, rispecchia maggiormente l'acquisizione di esperienza e il guadagno di livelli. A loro si unirà presto Doric (Sophia Lillis), piccola e affascinante tiefling druida col carattere da vera eroina, ma non quanto Xenk (Regé-Jean Page), le cui virtù da paladino sono esagerate ai limiti dello stereotipo. A fare loro da contraltare saranno il ladro umano Forge (interpretato da uno Hugh Grant che non ti aspetti) e soprattutto la malefica Sofina (Daisy Head), potente maga rossa accecata dalla sua stessa ambizione;

- Per quanto riguarda la trama, si può dire che sia scorrevole e stia in piedi abbastanza bene, nonostante un finale (che qui non sarà svelato) che si rivela prevedibile col passare dei minuti, con grazie ad alcuni dettagli sparsi qua e là in maniera piuttosto spudorata. L'ambientazione viene definita soprattutto grazie alla scelta delle location più "paracule" possibili, da Waterdeep a Baldur's Gate, fino a Neverwinter, che non servono soltanto a dire a tutti che siamo nei cosiddetti "Forgotten Realms", ma anche a richiamare alcuni dei più famosi videogiochi basati sul gioco di ruolo, tanto per essere sicuri di strizzare l'occhio a più persone possibile, pescando a trascico in tre generazioni di appassionati;

- Nel complesso, quindi, si può affermare"D&D: L'onore dei ladri" sia un film costruito pensando agli appassionati dell'omonimo gioco di ruolo, che potranno rispecchiarsi nelle avventure dei protagonisti e, perché no, divertirsi ad immaginare con carta e dadi ciò che accade, o magari storcere il naso su quello che non quadra, con la verve da "temperini genitali" che li (o meglio: CI, nel mio caso) contraddistingue. Ciò nonostante, anche chi è al primo approccio con il mondo di Dungeons&Dragons, ma é comunque tendenzialmente ben predisposto verso il genere fantasy, potrebbe trovare piacevole la visione, passando un paio d'ore in spensieratezza e non senza risate (a proposito: non dimenticate le scene "post-credits"!);

- Mai come per questo film sono "obbligatorie" le cinque considerazioni e, guardandolo, capirete il perchè. Permettete dunque una piccola digressione: in seguito al grande successo del gioco da tavolo, che ha ispirato decine di altri GdR e relative trasposizioni, non è la prima volta che vediamo il nome di D&D arrivare sugli schermi, sia sotto forma di film "live action" (ultimi in ordine di tempo i due film dei primi anni 2000, uccisi in partenza da un budget risicato e dall'ambientazione non canonica), che di animazione. Se la serie animata dei primi anni '80, sospesa dopo tre stagioni, è totalmente bypassabile anche dagli appassionati, chi fosse rimasto semplicemente incuriosito dal film potrebbe approcciarsi all'interessantissimo esperimento reperibile su Amazon Prime Video: "The Legend of Vox Machina", che per la prima volta vede una piattaforma ricca e importante trasportare sullo schermo una campagna reale del gioco, evoluzione della nota web-serie "Critical Role", nata su Youtube nel marzo 2015.

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Matteo Tencaioli. Classe 1980, da sempre diviso tra la professione di programmatore e l'amore per il giornalismo. Ama parlare di sport, in particolare di calcio e tennis. Conteso tra lavoro e famiglia, suo più grande amore, fa a sportellate tutti i giorni con il sonno per trovare il tempo di coltivare anche le proprie passioni.

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