Considerazioni sparse post Monza-Fiorentina (3-2)
La Fiorentina non ha risolto i suoi problemi di concentrazione.
- Sembrava che la Viola l'avesse subito apparecchiata. Il doppio vantaggio nei primi tredici minuti firmato da Kouame e Saponara poteva dar l'impressione di una partita se non già uccisa, quantomeno indirizzata in maniera decisiva dalla squadra di Italiano. Non è stato così, con grande merito del Monza di aver ripreso il filo della gara senza accusare il colpo;
- Sei gol subiti in tre giorni sono troppi, anche per una squadra spregiudicata come la Fiorentina. Il dato più preoccupante per i viola (soprattutto nell'ottica dei prossimi impegni nelle coppe) è che questi gol sono tutti frutto di errori tecnici anche marchiani, con letture sbagliate superficiali ed evitabili. Ma, per esempio, la rete del pareggio di Dany Mota è la replica esatta del gol subito dai viola contro lo Spezia. Un difetto di sistema, che diventa difficile compensare senza la massima attenzione di chi è in campo;
- In una gara dove il risultato forse dipende più dalle colpe della Fiorentina, al Monza di Palladino va riconosciuta l'ennesima prestazione di personalità e qualità. I brianzoli piazzano la seconda vittoria consecutiva dopo l'Inter, e hanno una sola sconfitta (contro la Lazio) nelle ultime sette gare, dove hanno racimolato 12 punti. Alla salvezza matematica manca ormai pochissimo, e c'è tanto merito dell'allenatore subentrato a stagione in corso;
- Un antico problema riemerso nella Fiorentina è quello della gestione dei ritmi nell'arco della partita. I viola, eccezionali con e senza palla quando il motore ha i giri alti, risultano tremendamente normalizzati quando il flusso della partita diventa più placido. Sembra che alla Viola manchi sempre la lucidità di far raffreddare le partite, finendo essa per prima a staccare completamente subendo un'inerzia che sulla carta la favorirebbe. Zavorra pesante con cui avere a che fare, viste le tante partite che fisiologicamente consumeranno le risorse mentali e fisiche della squadra;
- In termini di prestazioni individuali, spicca in negativo la prestazione di Martinez Quarta, ripiombato nelle incertezze di inizio stagione e nel mostrare i suoi limiti nelle situazioni in cui deve agire girato verso la propria porta. Preoccupa anche Barak (vista l'indisponibilità di Bonaventura), che mette a referto per la terza gara di fila errori sanguinosi in zone pericolose di campo. Nel Monza su tutti c'è Dany Mota, gol a referto e rigore procurato. Molto positive anche le prove di Rovella e Caprari. Bravo Pessina, dopo l'errore grave sullo 0-1 di Kouamé, a prendersi la responsabilità dal dischetto per il 3-2 finale.
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