Logo mobile Sportellate
2 minuti

Considerazioni sparse post Sporting Lisbona-Juventus (1-1)


Faticosamente Juve.


- Secondo diversi siti di viaggi, Lisbona è la meta migliore d’Europa in questo periodo dell’anno. 25 gradi, un cielo terso, la brezza dell’oceano, buon cibo e ottimo vino. La Juventus arriva in Portogallo con la valigia piena di una sentenza favorevole che gli ha appena restituito 15 punti in campionato e si apparecchia la tavola di una bella serata sbloccando il match con il solito gol in mischia di Adrien Rabiot. Ma la Juventus a quanto pare non è programmata per l’estetica, bensì per la sofferenza. E da queste premesse riesce comunque a regalarsi 85 minuti agonici prima di conquistare la semifinale;

- Massimiliano Allegri cambia spartito tattico rispetto alla gara di andata, abbandonando il progetto di giocare a specchio con lo Sporting Lisbona con l’idea di avere maggior controllo sul giro palla da dietro (e conseguentemente sui momenti della partita). È un piano gara che funziona fino a quando la Juventus improvvisamente si accorge di avere paura, sia di un successo finale che di un’altra dolorosa e ineluttabile eliminazione. I 20 minuti dopo il buco di difensivo di Danilo sono caos puro. Un continuo scommettere sull’esito di una monetina che volteggia in aria e che per fortuna stasera ha mostrato la testa di una Vecchia Signora e non la croce dell’ennesima eliminazione ai quarti di finale;

- L’immagine più nitida della sofferenza juventina è scattata all’interno dei 20 minuti sul prato verde di Paul Pogba, incapace di giocare più di tre palloni e relegato a compiti puramente difensivi, svolti con risultati altalenanti. In una serata in cui c’è pochino pure da Chiesa e Di Maria, la nota più stonata la suona nuovamente Dusan Vlahovic. Oggi sul nostro profilo Instagram (che sta diventando sempre più figo) è uscito un post dedicato all’attaccante serbo e a un momento nerissimo. Andatevelo a leggere che io farei solo un copia e incolla;

- Allegri può sorridere per qualcosa oltre alla qualificazione? Probabilmente sì, grazie alla prova dei suoi 3 centrocampisti. Rabiot è una tassa con cui ogni squadra deve fare i conti. Miretti appare ancora leggerino, ma gioca con sempre più personalità. Locatelli è il migliore in campo con Cuadrado se si esclude la nuova crush calcistica del sottoscritto. Manuel Ugarte, anni 22, è un centrocampista clamoroso che ogni squadra europea dovrebbe comprare assolutamente. Nello Sporting tra parentesi deludono tutti gli altri, guidati da un invisibile Pedro Gonçalves;

- E così, tra sudore e lacrime, la Juventus si spinge fino alla semifinale, dove troverà la squadra che con l’Europa League è una cosa sola: il Siviglia. Con l’eliminazione del Manchester United, i bianconeri sono senza dubbio la rosa più attrezzata tra quelle rimaste in corsa per alzare la coppa a Budapest, ma stasera per certi versi questa consapevolezza è sembrata un limite. Di sicuro l’esultanza finale ci dice che il gruppo è solido e ha l’obiettivo in testa. Certo, trovare un terzino sinistro degno di essere chiamato tale aiuterebbe. Alex Sandro ormai per noi è come gli arbitri: non si commenta più.

  • Nato a Rimini l’11/06/1990. Laureato in Giurisprudenza, adora disquisire di sport ed America. Ogni tanto scrive, solitamente legge. Sogna un giorno di poter assistere ad una partita allo Staples al fianco di Jack Nicholson.

Ti potrebbe interessare

Dallo stesso autore

Associati

Banner campagna associazioni sportellate.

Newsletter

sportellate intervista
Campagna Associazioni a Sportellate.it
Sportellate è ufficialmente un’associazione culturale.

Associati per supportarci e ottenere contenuti extra!
Associati ora!
pencilcrossmenu