Considerazioni sparse post Spezia-Lazio (0-3)
Una Lazio in stile Bauhaus vince su uno Spezia naive.
- La squadra di Sarri, nelle cinque terre, dimostra una granitica compattezza e non si fa in alcun modo ipnotizzare dalla squadra di Semplici che, nei primi dieci-quindici minuti detta anche il ritmo gara e sfiora il gol due volte. Gli spigoli tecnici della Lazio fanno molto male agli sguardi spezzini che maldigeriscono la sconfitta e, in pieno stile NFL, innaffiano - o tentato di fare - Sarri. Palleggio, compattezza e pura tecnica offensiva permettono ai biancocelesti di consolidare il secondo posto;
- L'inizio non è dei più brillanti per Sarri e i suoi, anzi. La nuova veste di Semplici, a bordo campo con un dolce vita scuro in stile Foucault, porta la difesa a quattro e una imbattibilità in casa da tre turni. Viso aperto e spregiudicatezza. Pressing alto e fraseggio. L'unidici romano non si aspetta questo atteggiamento e lo soffre. Dopo, come si diceva, quindici minuti, il ritmo spezzino rallenta e salgono in cattedra i tenori di casa Sarri. Luis Alberto su tutti inizia a dettare i tempi, Cataldi verticalizza di prima intenzione, Savic e Felipe Anderson danno sponde e qualità nella trequarti. Immobile di rigore realizza il decimo gol personale e il vantaggio. Sul finale potevano arrivare altri due gol dalla Lazio ma Drągowski dice no;
- Il secondo tempo è praticamente quasi tutto di marca biancoceleste. Ancora Luis Alberto che trascina tecnicamente e tatticamente la squadra romana: i restanti 10 si devono solo adattare e seguire le intuizione asturiane del mago. Tanto che una giocata solo di prima e tutta palla a terra consente a Felipe Anderson di realizzare uno splendido secondo gol. Il resto è ritmi lenti e ripartenze biancocelesti, fino al golazo di Marcos Antonio che, col suo doppio dribbling e gol chiude definitivamente la partita;
- Sarri non può che essere contento dell'approccio mentale e fisico che hanno messo i suoi. Vede la squadra in costante crescita. Costanza, sì proprio quella maledizione che affliggeva la Lazio ormai da anni che, sino all'anno scorso, avrebbe steccato questo incontro per rilassatezza mentale. Zaccagni l'arma in più. Come si muove la difesa collettiva è pura poesia. Ancora otto partite per un obiettivo ora possibile;
- Semplici ha impattato parecchio in terra ligure. Lo Spezia gioca bene, ci prova, rischia. Deve raggiungere un obiettivo difficile ma che pare ampiamente alla sua portata. La tecnica dei suoi può agevolare la missione, così come la voglia che gli undici che scendono in campo metteranno da qui alla fine del campionato. Anche per i bianconeri mancano otto partite e alcuni scontri diretti, come il prossimo, che possono decidere prima di Giugno le sorti della squadra.
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