Considerazioni sparse post Milan-Empoli (0-0)
Il turnover tradisce i rossoneri contro l'ottima squadra messa in campo da Zanetti.
- Desta curiosità la formazione inedita scelta da Pioli, non soltanto per il turnover dell'intero reparto offensivo, ma per le posizioni occupate in campo, con Pobega più arretrato a coprire le discese di Theo Hernandez e Bennacer avanzato ad alternarsi con Saelemaekers nella rifinitura per le due punte: Origi e Rebic, col primo più largo a destra per giocare sulla corsa e il secondo maggiormente accentrato. Un'idea che sulla carta potrebbe anche funzionare, ma non contro un Empoli che lascia ben pochi spazi agli inserimenti dei trequartisti, con gli attaccanti un po' in confusione sui movimenti da fare e il solo Theo Hernandez che pare in grado di creare superiorità numerica, giocando in costante proiezione offensiva;
- A proposito di Rebic e Origi, se il primo è almeno volenteroso e fa movimento per farsi trovare dai compagni, pur con grande imprecisione nelle conclusioni, il secondo è il classico "pesce fuor d'acqua", che non riesce a farsi valere nemmeno fisicamente, nonostante una stazza che glielo permetterebbe. Molto meglio di lui Giroud, nonostante il minore tempo a disposizione, capace di caricarsi subito sulle spalle il peso dell'attacco e anche d'illudere i propri tifosi con una rete, poi annullata per fallo di mano;
- Paolo Zanetti sta emergendo come uno dei migliori giovani allenatori italiani, grazie alla cura dei dettagli e alla capacità di mettere bene in campo le sue squadre, come si evince anche dalla partita del suo Empoli stasera. Una squadra giovane, con qualche giocatore più esperto a formare la spina dorsale, che si fa notare per la grande attenzione difensiva e la capacità di coprire bene gli spazi, senza lasciarsi prendere dalla frenesia di effettuare ripartenze improvvisate, con tutti gli effettivi pronti a rimediare ai pochi errori individuali dei compagni. Unico neo: qualche perdita di tempo del tutto evitabile nel finale, vizio capitale delle cosiddette "piccole" del nostro calcio;
- A livello di prove individuali, tra i toscani, spicca anche quella di Persian: portiere chiamato da qualche partita al difficile ruolo di non fare rimpiangere l'infortunato Vicario, ma che anche stasera ha dimostrato di essere all'altezza del compito. Nel Milan ottima la prova di Tonali, che sembra tornato ai suoi migliori livelli, così come quella di Pobega, che nonostante l'assenza prolungata dal campo si fa trovare pronto e risponde "presente" alla chiamata del suo allenatore. Sottotono, invece, Bennacer, non proprio a suo agio nella posizione più avanzata rispetto al solito;
- In un match che, ai punti, sarebbe stato meritato dai rossoneri, emergono ancora una volta i limiti del reparto offensivo a disposizione di Pioli, che da parte sua ormai dovrebbe avere capito di non potersi permettere di cambiarlo tutto in un colpo. Un pareggio che, per il Milan, significa buttare via non soltanto l'impresa di Napoli, ma anche l'ennesimo passo falso dell'Inter, che nel tardo pomeriggio aveva pareggiato contro la Salernitana. Un punto d'oro, invece, per l'Empoli, che a livello di gioco si è dimostra essere nuovamente un gradino sopra le dirette avversarie per la salvezza.
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