Considerazioni sparse post GP dell’Arabia Saudita

Terrificante dominio Red Bull. Questa volta vince Perez davanti a Verstappen (partito quindicesimo). Giornata nerissima per le Ferrari.

- Due doppiette su due gare. Tanto basterebbe a raccontare lo stradominio Red Bull sul campionato 2023/2024 di Formula 1. Eppure non è sufficiente. Perché la performance messa in campo anche in Arabia Saudita è stata disarmante. Macchina irraggiungibile, consumo gomme irrisorio, strategie chiare, piloti forti. A questa squadra non manca niente per dominare questa annata di automobilismo. Neanche partire un metro e mezzo avanti ha consentito a Fernando Alonso di sconfiggere il nemico. Troppo più forte la Red Bull rispetto a k we qualsiasi altra monoposto del circuito. Bravi Newey, Horner, Verstappen e Perez, poco altro da aggiungere;

- Elogio a Sergio Perez, che con questi 25 punti vince l’ennesima gara della sua carriera, piazzandosi secondo in classifica generale ad appena un punto dal suo capo classe Verstappen. Non fosse stato per il “disubbidisco” del campione del Mondo in carica, sarebbe stata per lui la prima volta in carriera in testa alla classifica piloti. Quanto durerà questo stato di salute è impossibile saperlo ma Checo è forse l’unico motivo per cui potrebbe valere la pena continuare a seguire con un briciolo di interesse questo mondiale di Formula 1. Speriamo non crolli, o per lo meno che lo faccia più avanti possibile;

- Che crepacuore le Ferrari. Dopo un inizio incoraggiante di Leclerc, che aveva illuso tutti con qualche sorpasso dei suoi, le rosse si sono sciolte come neve al sole col passare della gara. L’abbaglio era generato dalle gomme soft, ovviamente più veloci delle medie ad inizio gara. Eppure oggi la strategia del muretto Ferrari aveva funzionato, con gli overcut su Stroll efficaci sia con Sainz ma soprattutto con Leclerc, bravo nella gestione della gomma rossa facendola durare quanto una gialla. A fine gara, però, complice una safety car piuttosto fantasiosa, il risultato è senz’altro deludente. Il sesto posto di Sainz ed il settimo di Leclerc sembrano rispecchiare, tristemente, il valore assoluto di questa macchina. Quarta forza, poco da dire. Si parla già di stop agli sviluppi della SF-23 per potersi già concentrare sulla macchina del 2024. Di questo parliamo...;

- Si prospetta il mondiale più imbarazzante dell’era ibrida. Diego Canneta, nostro esperto opinionista, ha pronosticato doppiaggi per tutti a Barcellona, tale è il dominio dei tori volanti. A stupire oggi non è stata tanto la rimonta di Max Verstappen dal quindicesimo al secondo posto, quanto i 20 secondi rifilati all’eccezionale Alonso (finito anche oggi terzo) in metà gara, dopo una sfilza infinita di giri veloci su giri veloci. A memoria nostra, neanche in epoca del dominio Mercedes si era avuto un tale distacco tra una casa costruttrice e tutte le altre;

- Considerazione special per il cuore che il team Sky mette ogni settimana nella narrazione di un mondiale già finito dal primo venerdì dell’anno. Il pathos che Vanzini e Genè mettono nella telecronaca è commovente. Già diverso il discorso per Matteo Bobbi, lui evidentemente scoglionato. Anche Valsecchi ha già cominciato a dare i primi cenni di cedimento. Stoiche, invece, Masolin e Sangiorgio, cariche come se avessimo una competizione vera.