Considerazioni sparse post Sivasspor-Fiorentina (1-4)
La Fiorentina approda ai quarti di Conference, concedendosi un brivido ma ribadendo la propria schiacciante superiorità.
- Su un campo che rimanda alla memoria il pantano di uno Spartak Mosca-Inter di fine anni '90, sul quale furoreggiò Ronaldo il fenomeno, la Fiorentina archivia la questione ottavi in maniera agevole pur con un brivido lungo la via. Il 4-1 a Sivas vale per i viola, oltre all'accesso ai quarti di finale, anche la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Coppa, a prosecuzione di un periodo di grande fiducia che sta vedendo risolversi i tanti problemi tattici e fisici di inizio stagione;
- Il brivido è stato il vantaggio a sorpresa del Sivasspor, che colpisce al minuto 35 con Yeşilyurt. Bella convergenza dell'esterno e precisa conclusione sul secondo palo, con una Fiorentina molle nel contrastarlo e sorpresa dalla qualità dell'esecuzione. La squadra turca, nonostante i vistosi limiti tecnici, fino al vantaggio conduce una buona gara quantomeno sul piano della pressione in avanti, giocando anche molto sugli aspetti ambientali, pur faticando a creare grossi pericoli fino al gol;
- Il gol subito scuote i viola, assenti un po' ingiustificati per la maggior parte del primo tempo. Basta un'accelerazione di Gonzalez a propiziare il gol di Cabral a un minuto dal gong. Zampata decisiva del brasiliano (momento magico, 7 gol nelle ultime 8 gare), che rimette i viola avanti prima dell'intervallo ed evita pericolose complicazioni mentali per la sua squadra;
- In effetti, l'unico vero pericolo per la Fiorentina poteva essere solo la stessa Fiorentina. Il Sivasspor, specialmente nella ripresa, si è rivelato (o confermato) avversario totalmente inadeguato alla caratura dei toscani, non riuscendo più sull'1-1 nemmeno a portare una pressione tale da metter in difficoltà la squadra di Italiano. Il raddoppio di Milenkovic al 62' ha poi chiuso la gara: da lì i viola hanno dilagato (prima autorete, poi il ritorno al gol di Castrovilli dopo oltre un anno), mentre i turchi hanno ripiegato su qualche pedata di troppo e una lunga serie di amnesie e pasticci difensivi;
- Il test non era di quelli probanti ma l'obiettivo unico per la Fiorentina era passare il turno, ed è stato centrato in pieno. Aspettando un campionato dove la classifica lascia ancora tutto aperto, i viola si gustano l'Europa e cominciano seriamente a puntare il bersaglio grosso, la finale di Praga del 7 giugno.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.