Considerazioni sparse post Chelsea-Borussia Dortmund (2-0)
Il fioretto di Havertz permette al Chelsea di ribaltare un Borussia Dortmund spuntato e conquistare i quarti di finale di Champions League.
- L'1-0 maturato al Signal Iduna Park lascia il discorso qualificazione apertissimo, a maggior ragione considerando i rapporti di forza mostrati nell'andata tra Chelsea e Borussia Dortmund. Un infortunio muscolare toglie immediatamente dalla partita Julian Brandt, forse il più in forma tra i 22 in campo al momento del fischio d'inizio di Makkelie. Questo, unito a un'ottima pressione alta dei londinesi, potrebbe spaventare molti, ma non questo BVB: per una buona mezz'ora gli uomini di Terzic riescono a manipolare il pressing di Potter, trovando costantemente il terzo uomo nelle combinazioni laterali grazie ai movimenti di Reus e del subentrato Reyna. La parata di Kepa sulla punizione del capitano del Borussia è l'unico intervento dell'estremo difensore, ma la manovra giallonera rimane fluida. Attorno al 30' il ritmo del match cambia: solo il palo alla destra di Meyer impedisce al Chelsea e a Kai Havertz di punire un errore in uscita della fascia sinistra del BVB. Koulibaly cicca clamorosamente su un'uscita sfarfallante di Meyer, graziando un BVB troppo morbido nella difesa posizionale nella propria area di rigore. Potter applaude dall'area tecnica e, al crepuscolo del primo tempo, arriva il gol: Sterling mastica il sinistro, vince il rimpallo con Reus e tuona in rete col destro;
- Potential penalty check in apertura di ripresa: Wolf blocca col braccio il cross di Chilwell, rigore per il Chelsea, Havertz conferma l'affetto per il palo destro delle porte di Stamford Bridge ma Özcan (non solo lui...) entra troppo presto in area, tutti a riprendere col telefonino il 2-0 del "centravanti" tedesco. Bellingham si divora il 2-1 a pochi metri da Kepa, a conclusione della prima azione manovrata da diversi minuti a quella parte. Terzic prova a cambiare inerzia inserendo Bynoe-Gittens, ma Kepa è attento sul destro di Wolf. La seconda frazione pare il manifesto del perché, al momento, la Premier League sia di un altro pianeta: una squadra che sta faticando a trovare la formula giusta dispone di risorse atletiche e tecniche tali da rullare, nella singola sfida, la squadra migliore d'Europa del post Qatar. Fino al fischio finale basterebbe un solo gol al Borussia per riaprirla: nonostante alcune difese posizionali da horror, il Chelsea riesce a sfangarla;
- Raheem Sterling è l'uomo che meno meriterebbe di sbloccare la partita per il Chelsea, ma il dio del calcio decide di premiare lui al posto dell'eleganza di Havertz e dell'ineffabilità di Felix. La divinità, andata a prendersi un thè caldo, ritorna in sé e comincia a elargire i dividendi a chi ha fatto di più per conquistarli: Kai Havertz prende due pali ma, almeno stasera, merita la ciliegina del gol. Quando sale in cattedra atleticamente, pochi esterni possono dirsi al livello di Reece James: chi di dovere lo scampi dagli infortuni;
- Emre Can e Salih Özcan: i due segreti di Pulcinella di Terzic sostengono, come sempre da gennaio a questa parte, l'impalcatura del palleggio e della riaggressione. L'intelligenza nel movimento senza palla, la garanzia di uno dei due tra i centrali nella salida lavolpiana con l'altro a riempire la fascia centrale, le coperture preventive alle spalle della prima linea di pressione: movimenti difficili da misurare con dati e statistiche, ma tremendamente importanti per gli equilibri di una squadra. Avete presente un terzino mancino portoghese fisicamente sotto la media che imperversa a qualsiasi altezza di campo? No, non è Mario Rui: Raphael Guerreiro, se possibile, porta ancora più all'estremo l'essere invertito. Peccato per il Borussia che esista anche una fascia destra: a prescindere dal rigore causato, Marius Wolf non è terzino da ottavi di CL, mentre Reyna viene scongelato controvoglia e lo fa notare sin da subito;
- Ai quarti di finale ci va il Chelsea: solo Padre Tempo dirà quanto buono potrà essere il lavoro di Graham Potter. Non badando alle critiche e allo scetticismo, ha sempre dimostrato di ottenere i primi risultati solo dopo un primo periodo di ambientamento e adattamento al nuovo contesto. L'infortunio di Thiago Silva può, volendo, rappresentare una svolta inaspettatamente positiva: un'anima più aggressiva è forse più innata nelle corde del blu di Londra? L'assenza di Brandt e di Adeyemi rischiano di pesare, alla lunga, su una rosa profonda ma non profondissima come quella del Borussia. Difficile tenere il ritmo del Bayern in Bundesliga. Ma se esiste una squadra convinta nei propri mezzi e, nonostante tutto, durissima a morire, questa è il BVB.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.