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- di Marco Scalas

Il pagellone di Roma-Juventus (1-0)


Mourinho e Allegri impostano la partita in maniera simile, ma alla fine è solo lo Special One a gioire. Ottime prestazioni per Mancini, Smalling e Spinazzola. Bocciati su tutti i fronti uno smarrito Vlahovic e un folle Kean.


ROMA

Rui Patricio 6.5: Mette la firma sulla preziosissima vittoria della sua squadra con una delle migliori prestazioni stagionali. Attento sulla conclusione dalla distanza di Locatelli. Provvidenziale, invece, sul colpo di testa ravvicinato di Rabiot e sul tentativo da fuori area di Di Maria nel secondo tempo;

Mancini 7.5: Semplicemente l'uomo della partita. È il protagonista principale di tutte le fasi salienti del match: prima il missile da fuori area con cui decide l'incontro; poi un clamoroso autopalo che sarebbe potuto costare i tre punti ai giallorossi; infine l'episodio con Kean che costa l'espulsione all'attaccante bianconero;

Smalling 6.5: Solito baluardo che guida la retroguardia della Roma con sicurezza assoluta. Con lui al centro della difesa cresce esponenzialmente anche la prova dei suoi colleghi di reparto. Contiene senza fatica Vlahovic e si rende pericoloso ogni qualvolta si spinge in avanti, grazie alla netta supremazia nel gioco aereo contro qualsiasi avversario;

Ibanez 6.5: Nei big match di solito rappresenta l'anello debole della difesa giallorossa, ma stavolta il brasiliano non sbaglia e sforna una prestazione impeccabile e autoritaria. In chiusura e pressoché perfetto e non lascia nessuno spiraglio agli attaccanti juventini. Buona anche la prova in fase di possesso, con alcune uscite palla al piede che fanno respirare la squadra;

Zalewski 5.5: Troppo timido e impacciato il laterale di Mourinho, che soffre più del previsto lo straripante Kostic sulla sua fascia d'appartenenza. In avanti crea poco o nulla, mentre in fase difensiva per poco non la combina grossa con un retropassaggio rischiosissimo su cui Vlahovic non arriva per un soffio;

Cristante 6.5: Prestazione preziosa e priva di sbavature quella del centrocampista giallorosso, che con Matic forma la solita diga impenetrabile in mezzo al campo. Ottimo in fase di non possesso e di recupero, mentre con la palla tra i piedi non forza mai la giocata e sceglie sempre la soluzione più sicura. Suo il passaggio che libera al tiro Mancini nell'occasione del gol;

Matic 6.5: Il serbo è sempre più indispensabile per Mourinho, soprattutto in fase difensiva, dove anche stavolta è provvidenziale in diverse occasioni. Non sbaglia nulla con la palla tra i piedi e grazie alla grande intelligenza tattica anticipa spesso e volentieri gli avversari;

Spinazzola 6.5: Il treno giallorosso è tornato e non sembra intenzionato a fermarsi. Padrone della fascia sinistra, dove attacca la profondità con costanza. Dalle sue parti si sviluppano le iniziative più pericolose della Roma, e nel secondo tempo ha anche l'occasione di centrare il bersaglio, venendo però anticipato da Cuadrado sul più bello;

Wijnaldum 5.5: L'olandese è alla ricerca della miglior condizione dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori per diversi mesi. La sua prestazione non arriva alla sufficienza, nonostante Mourinho lo schieri leggermente più avanzato rispetto al solito. Piccoli segnali di ripresa, ma bisognerà aspettare il completo recupero dal punto di vista fisico per poterlo ammirare al meglio;

Pellegrini 5: Altra prova incolore per il capitano giallorosso, che corre tanto - spesso a vuoto - ma si rende ben poco incisivo. Sbaglia diversi suggerimenti per i compagni, anche se dà man forte in fase di non possesso, guidando il pressing offensivo dei suoi;

Dybala 6: Non una prestazione brillante per l'argentino, che con i suoi spunti tiene comunque in apprensione la retroguardia juventina. Prima ci prova da fuori dopo una serpentina, poi tenta la specialità della casa, il mancino a giro, su cui però Szczesny risponde presente. Esce nella ripresa per far posto ad Abraham cedendogli il posto da centravanti che gli aveva inizialmente sottratto;

Karsdorp 6: Entra nel secondo tempo al posto di uno Zalewski in difficoltà e si disimpegna bene. Gli screzi con Mou appaiono acqua passata e il suo buon ingresso in campo ne è la dimostrazione. Potrebbe tornare ad essere una risorsa importante per la parte finale della stagione;

Abraham 6: Mourinho gli preferisce Dybala nel ruolo di centravanti classico, in un match in cui l'inglese rischiava di venire totalmente annullato da terzetto difensivo della Juventus. Viene chiamato in causa ad un quarto d'ora dalla fine, per tenere palla e far valere i suoi centimetri sui calci piazzati. Compito che svolge perfettamente, portandosi a casa la sufficienza;

Bove SV

Belotti SV

Mourinho 6.5: La sua Roma è una tra le squadre che rischia meno di tutto il campionato. La partita odierna non fa tanta differenza, se pur siano i legni a salvare il risultato in più di un'occasione. Imbriglia bene una delle formazioni più in forma del momento e si porta a casa l'intera posta in palio, con tre punti pesantissimi in zona Champions;

JUVENTUS

Szczesny 6: Non ha colpe sul gol di Mancini, che lo fredda con un siluro imparabile. Per il resto della partita non è praticamente mai impegnato, e risponde presente nelle uniche due occasioni in cui viene chiamato in causa: prima sulla conclusione a giro di Dybala e poi sulla sponda aerea di Smalling;

Danilo 6: Sempre più leader della squadra e sempre tra i più positivi al termine dei 90 minuti. In difesa soffre poco, vista la sterilità dei giallorossi, e in avanti si propone con perseveranza. Nei minuti finali ha l'opportunità di pareggiare i conti, ma il suo piattone dal limite è debole e Rui Patricio blocca senza patemi;

Bremer 6: La presenza di Dybala al centro dell'attacco poteva essere un problema, viste le difficoltà del brasiliano contro gli avversari con caratteristiche simili a quelle dell'argentino. La Roma, però, spinge poco e lui strappa la sufficienza senza troppi sforzi;

Alex Sandro 6: Come i suoi colleghi di reparto non è particolarmente impegnato in fase difensiva, e si occupa maggiormente di impostare il gioco sul lato sinistro della difesa. Esce dal campo dopo soli 45 minuti per fare spazio al rientrante Bonucci;

Cuadrado 6: Contenere Spinazzola non è certamente il più semplice dei compiti, e lui lo fa come può. In difesa non è impeccabile, ma quando si spinge in attacco si rende decisamente più pericoloso. Va molto vicino al gol, cogliendo il palo su punizione nella seconda frazione di gioco;

Fagioli 5: Partita sottotono la sua, che nonostante i numerosi inserimenti non riesce mai a lasciare il segno, venendo anzi spesso anticipato dall'avversario di turno. Soffre la prestanza fisica dei centrocampisti avversari, calando col passare dei minuti fino al momento della sostituzione;

Locatelli 5.5: Anche lui, al pari dei colleghi di reparto, va in difficoltà contro il solido muro eretto dai centrocampisti giallorossi. Cerca di scuotersi con una conclusione dalla lunga distanza, che resta il suo unico squillo nell'arco della partita;

Rabiot 6: Va vicinissimo al gol con un grande inserimento dalle retrovie, ma Rui Patricio e il palo gli negano il sesto centro in questo campionato. Effettua qualche apertura interessante col suo mancino, ma cala alla distanza fino quasi a scomparire dal match;

Kostic 6: Mette in difficoltà Zalewski soprattutto durante il primo tempo, dove l'esterno giallorosso fatica a contenerlo. Si rende protagonista di alcune discese interessanti sulla fascia sinistra, ma al momento di incidere non lascia il segno. Rischia su Ibanez, quando si procura un ingenuo il giallo dopo aver scalciato il difensore;

Di Maria 6: Meno ispirato del solito El Fideo, che tira il fiato dopo diverse prestazioni da trascinatore. Nella serata dell'Olimpico non riesce a rendersi particolarmente pericoloso e a servire palle interessanti per i compagni. Si fa vedere solo nella parte finale del match, quando impegna Rui Patricio con uno splendido tiro dalla distanza su cui il portoghese deve smanacciare in angolo;

Vlahovic 5: il centravanti serbo incappa in una delle sue prestazioni più grigie. Tocca pochissimi palloni nell'arco dei 90 minuti e non si rende mai pericoloso. Fatica tantissimo a divincolarsi dalla marcatura di Smalling e i compagni non lo riescono di conseguenza ad imbeccare. Nell'unico tiro verso la porta, all'alba del match, colpisce in maniera fiacca e non crea grattacapi a Rui Patricio;

Bonucci 6: Il proprietario della fascia da capitano della Juventus torna in campo dopo diverse settimane di assenza e lo fa senza andare in affanno. Si vede poco, sia in fase difensiva che quando presenzia nell'area avversaria, ma si porta comunque a casa la sufficienza;

Chiesa 5.5: Allegri lo conserva come arma a partita in corsa per spaccare il match, ma l'esterno bianconero non incide quando entra in campo. Non sfrutta al meglio le poche chance che riesce a crearsi e si fa vedere solo per il bel cross dalla sinistra su cui arriva la conclusione di Danilo allo scadere;

Kean 3: Allegri lo lancia nella mischia in vista dell'assalto finale, ma la sua partita dura a malapena 40 secondi. Basta uno scontro con Mancini per fargli perdere la testa e il conseguente calcio ai danni del centrale giallorosso gli costa il rosso diretto. Una sciocchezza che affossa i suoi nel momento del massimo sforzo verso il pareggio;

Pogba SV

Paredes SV

Allegri 5.5: La sua Juventus continua a subire poco, ma allo stesso modo continua a non brillare in zona offensiva, nonostante i tre legni colpiti. I bianconeri perdono punti sanguinosi nella rincorsa all'Europa, in un match in cui la prestazione di Vahovic è l'emblema delle difficoltà della Vecchia Signora nello sfruttare tutto il proprio potenziale offensivo.

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Nato sotto il sole della Sardegna nell'ormai lontano 1993, dopo un' infanzia all'insegna del basket, abbandona la palla a spicchi per dedicarsi anima e corpo a quella da calcio. Un amore tuttavia mal corrisposto. Tifoso romanista da sempre e in quanto tale incline alla sofferenza e all' auto-sabotaggio. Amante dello sport in tutte le sue forme, ma ancor più di tutte le storie, piccole e grandi, di cui esso si nutre.

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