Considerazioni sparse post Fiorentina-Milan (2-1)
Il "Franchi" si tinge di viola, con una vittoria nel nome di Davide Astori.
- Nessuno si offenderà se la prima considerazione è dedicata a Davide Astori: un giocatore suo malgrado diventato "trait d'union" tra le due squadre in campo. A cinque anni esatti dalla sua prematura dipartita, l'intero stadio tributa il minuto numero tredici all'ex-difensore viola, rossonero e, soprattutto, azzurro: un tributo doveroso a cui si unisce l'intera redazione di Sportellate, per mano di chi scrive queste considerazioni;
- Ad esclusione del salvataggio sulla linea nel primo tempo, la prestazione di Tomori è decisamente sotto ai suoi livelli migliori. Spesso in difficoltà, regala il rigore del vantaggio alla Fiorentina facendosi saltare da Ikoné e, in generale, non dà sensazione di sicurezza. A dirla tutta, non è l'unico giocatore del Milan a deludere, perché lo stesso Thiaw commette degli errori a cui non ci ha abituato e soprattutto il centrocampo, formato da Tonali e il rientrante Bennacer, sembra perennemente in affanno;
- Chi fa molto bene, invece, è l'ex-rossonero Bonaventura, che mette insieme una prova degna delle sue migliori stagioni, quelle precedenti all'infortunio che ne condizionò il rendimento al Milan, al punto di arrivare in scadenza di contratto. Il centrocampista è una costante spina nel fianco per la difesa rossonera, quasi come se vedesse la partita come una questione di principio e non trova la rete soltanto per l'intervento sulla linea del difensore rossonero. L'uscita tra gli applausi dei suoi tifosi dice tutto sulla sua prestazione;
- Nelle file dei viola, bene anche Dodò, che al di là di qualche sfumatura difensiva ha tirato fuori le doti che aveva mostrato nella sua esperienza allo Shakthar, carta d'identità necessaria per il suo approdo a Firenze. Oltre a lui si conferma Cabral, a cui è mancato soltanto in goal, che è invece arrivato per Jovic, subentrato di lusso che ha rilanciato prepotentemente la propria candidatura come titolare, segnando di fatto la rete che ha permesso alla sua squadra di conquistare per la prima volta quest'anno tre punti contro una cosiddetta "grande" del campionato di Serie A;
- Il risultato finale ben rappresenta una partita che si è giocata quasi ad una sola porta, ad esclusione dei primi venti minuti della ripresa. Se la Fiorentina è riuscita finalmente a concretizzare anche in campionato i passi avanti delle ultime partite, conducendo dall'inizio alla fine la gara, il passo indietro del Milan è tanto preoccupante, per i suoi tifosi, quanto inaspettato. L'imminente match di Champions contro il Tottenham, che tra l'altro attraversa un periodo tutt'altro che positivo, non giustifica il passo indietro della squadra di Pioli, che vede nella conferma di Theo Hernandez come "bomber" l'unico lato positivo.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.