Considerazioni sparse post Inter-Porto (1-0)
L’Inter vince, convince e ritrova i Lukaku e i Brozovic dei tempi migliori.
- L’Inter vince la sua terza partita consecutiva in casa in questa Champions League al termine di una gara combattuta, maschia e fisica, contro un Porto studiato e costruito prima per far giocare male gli avversari e solo in seconda battuta provare a fare calcio. È un 1 a 0 meritato, figlio della maggiore voglia di portare a casa il risultato dei nerazzurri e dei cambi di grandissima qualità su cui oggi ha potuto contare Inzaghi: gli ingressi di Brozovic e Lukaku hanno fatto stasera tutta la differenza del mondo. Al ritorno non sarà una passeggiata, ma risultato odierno, l’assenza di Otávio e il piano tattico sui cui si dovrebbe sviluppare la gara fanno ben sperare;
- C’è poco da fare: con Brozovic in condizioni fisiche accettabili in campo, la palla si muove al triplo della velocità. Avere due play contemporaneamente sul rettangolo di gioco, permette all’Inter di far arrivare il pallone sugli esterni con maggiore velocità e con tempi di gioco spesso perfetti. E per una squadra che costruisce tanto in ampiezza, cercando di liberare gli esterni, diventa una prerogativa indispensabile;
- Il Porto è storicamente una squadra rognosa. Si esalta nei duelli e nel combattimento, e quando ha campo davanti ha giocatori in grado di far male. L’impressione però è che faccia fatica ad attuare altri piani di gara. Tra i ragazzi di Conceição ruba l’occhio Taremi, ma principalmente per la voglia di lottare e fare a sportellate sempre e comunque, che per altro. Diogo Costa è bravissimo con i piedi e compie almeno due miracoli: a conti fatti, il migliore dei portoghesi è lui;
- Il primo tempo di Matteo Darmian è la migliore dimostrazione del perché in questo momento sembra essere l’esterno più intoccabile del reparto nerazzurro. I suoi primi 45 minuti sono vicinissimi alla perfezione, in entrambe le fasi. Bene anche Di Marco, che però commette qualche errore in più in fase di non possesso. Dzeko, che in Italia seppur da fermo la spiega ancora, con questi ritmi di gioco fa infinitamente più fatica. Barella è discontinuo, ma quando si accende è uno spettacolo. Calhanoglu è semplicemente super. Bene, ma non benissimo Lautaro. Decisivo Onana quando chiamato in causa;
- La nota più negativa della serata? Stasera il terreno di gioco di San Siro era in condizioni semplicemente indecorose per ospitare un ottavo di Champions League. Ed è un grosso peccato, a maggior ragione considerando che, per quanto visto oggi, la squadra più tecnica in campo e sicuramente quella che ha tenuto per più tempo il pallino del gioco, è stata la stessa Inter. A prescindere, una brutta figura. I giocatori e i 75.374 mila presenti sugli spalti, meritavano un manto erboso di altro livello.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.