Considerazioni sparse post Juventus-Nantes (1-1)
L’ennesima prestazione insufficiente della Juventus 2022/2023.
- Una sola vittoria in Europa su sette partite, di cui due giocate contro il Maccabi Haifa ed una contro il Nantes tredicesimo in Ligue 1. Questo è l’imbarazzante score europeo fatto registrare fino ad oggi nella stagione 2022/2023 dalla Juventus di Massimiliano Allegri. Stasera in campo c’erano pure Chiesa, Di Maria e Vlahovic, ma anche cambiando gli addendi, i risultati della Vecchia Signora continuano a non essere all’altezza;
- L’approccio alla partita della Juventus è stato positivo. La squadra di Allegri, spinta da uno Stadium particolarmente carico, riesce nei primi minuti a difendere alta con le giuste misure e la giusta intensità. Il gol del vantaggio, propiziato da una giocata messiana del “Fideo”, è meritato. Piano piano però, col passare dei minuti, la squadra si affloscia, rallenta, si abbassa, concedendo il pallino del gioco ai francesi e dando possibilità al Nantes di prendere fiducia e credere sempre di più nell’impresa. Un refrain visto e rivisto, che come da copione porterà poi al pareggio la squadra di Kombouaré. Voler gestire una partita del genere, non spingendo per chiudere il match (e la qualificazione), in casa, contro la compagine tredicesima in Ligue 1, è un crimine se ti chiami Juve che gli Dei del calcio non potevano lasciare impunito. E dopo il pareggio subito, ai bianconeri gira infatti tutto storto;
- Si è detto tanto del tridente delle meraviglie schierato da Allegri, ma la verità è che di tridente (almeno fino all’ingresso di Kostic) non si è trattato. La Juventus è scesa in campo col più classico dei 352, con Chiesa posizionato largo a sinistra, in linea con i 5 in fase di non possesso e con il permesso di inserirsi e giocare più vicino a Vlahovic e Di Maria solamente quando il baricentro dei bianconeri riusciva ad alzarsi e ad impossessarsi della metà campo avversaria. Il tridente, inteso come tridente offensivo, è un’altra cosa;
- Detto di un Di Maria dominante per 60 minuti e clamorosamente sprecato per una competizione del genere, sorprende la scarsa voglia e la poca incisività di un Vlahovic che dopo aver trovato il gol quasi si accontenta di quanto fatto, uscendo dal campo con la faccia soddisfatta seppur la Juventus si trovava sull’uno a uno. Bremer si conferma in grandissima difficoltà nel difendere all’indietro. Stasera male anche Danilo e Fagioli, ma il peggiore in campo è (come sempre) Paredes. Chiesa si danna l’anima, ma è spesso poco lucido nelle scelte. Kostic entra col piglio giusto, ma non basta;
- Blas e Pallois sono i migliori del Nantes, con il secondo semplicemente eroico - dall’alto dei suoi 35 anni - nel non soccombere mai del tutto contro le scorribande di Chiesa e Di Maria. Promosso Lafont che non compie miracoli, ma para quello che deve parare, rimandato invece Centonze che disputa un primo tempo disastroso. I francesi no, non sono granché, ma in casa, con un’occasione cosi ghiotta alle porte, venderanno la pelle ad un prezzo ancora più caro di quanto l’hanno venduta stasera. Discorso qualificazione apertissimo.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Associati
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.