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, 12 Febbraio 2023

Considerazioni sparse post Napoli-Cremonese (3-0)


Come un impiegato al catasto che timbra il cartellino alle 9 del mattino ed entra in ufficio, il Napoli vince la diciannovesima gara del suo campionato, siglando il secondo 3-0 consecutivo.


- "Niente di nuovo sotto il sole", si trova scritto nell'Ecclesiaste, ma potrebbero inciderlo anche all'ingresso del Maradona: ancora una volta infatti il Napoli vince tra le mure amiche, dove non si vede un risultato diverso in campionato addirittura dal 31 agosto, quando fu il Lecce a strappare un punticino. Una gara che quindi va secondo copione, lasciando poco spazio alle improvvisazioni;

- È proprio questa la vera forza del Napoli di questa stagione, una forza che era sconosciuta agli azzurri nelle passate stagioni: la squadra di Spalletti infatti non rischia mai nulla, tenendo tutto sotto controllo e anzi adempiendo ai suoi doveri in campo con una puntualità che appartiene (o almeno dovrebbe) più a un ufficio statale piuttosto che a una squadra di calcio, uno sport in cui la componente casuale gioca un ruolo da sempre fondamentale. Una tranquillità che potremmo definire aliena a queste latitudini, per giocatori e per i tifosi;

- Puntuali come la morte e le tasse arriva non solo la vittoria, ma anche il 3-0 (che fa il bis con la gara dello scorso turno al Picco) e i gol dei soliti Kvaratskhelia e Osimhen, che raggiungono quota 26 reti in due. Averli in campo, per Spalletti, significa partire in automatico dall'1-0;

- Dall'altro lato c'era una Cremonese che, pur non giocando male, non trova né pace né tantomeno punti: la squadra grigiorossa, unica a dare un vero dispiacere alla squadra di Spalletti con l'eliminazione in Coppa Italia, ha tentato di dare solidità e mettere i classici granelli di sabbia a rallentare gli ingranaggi degli avversari. Fino al capolavoro di Kvaratskhelia la missione stava andando in porto: il gol ha però fatto da spartiacque, indirizzando definitivamente la partita verso i padroni di casa;

- Un Napoli che non molla un colpo e mantiene alta la concentrazione anche in partite "trappola", quelle in cui la differenza in classifica potrebbe giocare brutti scherzi, restando compatta con tutti i suoi effettivi: il gol di Elmas, l'ennesimo arrivato dalla panchina in questa stagione, certifica quanto tutta la squadra (dai titolari fino a Raspadori e Demme, che hanno trovato pochissimi minuti nelle ultime gare) sia determinata per vincere tutte le partite, senza lasciare nulla al caso nella corsa al titolo. Insomma, è davvero difficile trovare qualcosa di brutto e negativo in questo Napoli: anzi, una cosa c'è, ovvero il kit da gioco di San Valentino sfoggiato oggi in campo. La perfezione, purtroppo o per fortuna, non è di questo mondo.

  • Nato per puro caso a Caserta nel novembre 1992, si sente napoletano verace e convinto tifoso azzurro. Studia Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II", inizialmente per trovare una "cura" alla "malattia" che lo affligge sin da bambino: il calcio. Non trovandola però, se ne fa una ragione e opta per una "terapia conservativa", decidendo di iniziare a scrivere di calcio e raccontarne le numerose storie. Crede fortemente nel divino, specie se ha il codino.

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