Considerazioni sparse sul Fantacalcio post 17a giornata
Il Fantacalcio nuoce gravemente alla salute: non ci credete? Allora prendete un 9 gennaio, il lunedì più lunedì di sempre con tutte le feste ormai alle spalle e niente che possa andarvi peggio. Anzi no, perché fai ancora in tempo a ritrovarti contro la doppietta di Lazovic.
- La doppietta di Lazovic che, oltre a rovinarvi definitivamente la giornata, facendovi ripensare a perché quella sera d'estate non siete andati sulla spiaggia a masturbarvi con la sabbia invece di sottoporvi a quella sofferenza di nome asta del Fantacalcio, condanna se non matematicamente almeno moralmente la Cremonese alla Serie B. Non una gran perdita per il nostro gioco: in pochi, pochissimi (salvo Carnesecchi e forse Valeri) li risentiremo nominare in fase di rilancio alla prossima asta, quando vi sarete dimenticati di questo 9 gennaio e sarete lì, pronti a diventare ostaggio di un nuovo Lazovic a caso pronto a intossicarvi la giornata. Perché in fondo siamo tutti vittime di questa sindrome di Stoccolma collettiva;
- Compra i rigoristi, dicevano; sono dei +3 praticamente garantiti a ogni giornata, dicevano: uno in realtà ci proverebbe pure, ma poi arrivi al Napoli - una delle squadre dalla proposta offensiva più brillante del campionato, di quelle che, arrivando spessissimo nell'area avversaria, per la legge dei grandi numeri prima o poi un rigore a favore lo otterranno - e finisci per non capirci più nulla. Così magari vai a prendere Osimhen, il bomber in lizza per la classifica cannonieri, e anche i rigori fanno comodo; o magari Zielinski, non solo leader tecnico ma ormai uno degli anziani dello spogliatoio chiamato ad assumersi le proprie responsabilità; oppure chissà, magari la stella Kvaratskhelia. No, Politano. E dopo Elmas, completamente a caso. Ma guai a dire qualcosa in contrario, Spalletti ha detto che sono organizzati bene;
- Ma il fantacalcio non è solo fonte di sofferenze, ma anche di gioie, spesso impronosticabili in estate ma che, durante l'anno, divengono piacevoli realtà: da Genova arriva l'ennesimo squillo di Mario Rui, dal cui sinistro parte il pallone che Osimhen trasforma nel vantaggio partenopeo. Siamo già a quota 6 assist per il terzino sinistro portoghese, che dinanzi a lui in questa classifica vede solo quel carrarmato in sembianze umane di nome Milinkovic-Savic. La perfetta rivalsa di un calciatore normale, persino eccessivamente bistrattato negli anni passati, che però quest'anno sta portando le sue prestazioni a un livello superiore. La prova che ciò che cantava David Bowie (ci mancherai per sempre, caro Duca Bianco) è incredibilmente vero: we can be heroes, just for one day;
- Si è parlato di certezze e di Lazio e dunque ecco un altro elemento che sta diventando decisamente routinario nel 2023 degli uomini di Sarri, ovvero la capacità del farsi del male da soli: dopo Lecce i biancocelesti ci riscascano, gettando alle ortiche una partita che sembrava già in cassaforte. Una vera e propria maledizione che sembra aver colpito i biancocelesti e, di conseguenza, i possessori del buon Provedel, suo malgrado costretto a raccogliere palloni dal fondo della rete e a regalare dei pesanti -1 ai suoi possessori. Forse sarebbe il caso di dargli un minimo di riposo, almeno nelle vostre squadre, aspettando che la Lazio ritrovi la verve perduta, e soprattutto la concentrazione per tutti i 90 minuti di gioco;
- Anche nelle altre gare di giornata pochissime le novità da segnalare: Zaniolo continua il suo ghosting nei confronti del bonus, una pecca non da poco per un centrocampista offensivo (anche se va detto che la colpa non è completamente sua), la Juventus ha "allegrato" (i possessori di Szczesny sentitamente ringraziano), Lukaku resta intrappolato nel vortice che lo avvolge e lo trascina da tempo oramai immemore. Certo c'è stato l'infortunio che gli ha fatto saltare numerose partite, probabilmente è ancora troppo fresca la ferita di Croazia-Belgio, durante la quale è passato per quattro volte da possibile eroe nazionale a carnefice di quella nazionale di cui è un simbolo, ma la casella dei gol segnati è ancora drammaticamente ferma a 1 dall'ormai lontano 13 agosto, ai tempi della prima giornata. Decisamente troppo poco per il calciatore che abbiamo ancora negli occhi durante il suo primo biennio milanese, ancora meno alla luce dell'investimento fatto dai suoi possessori in sede d'asta.
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