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, , 4 Dicembre 2022

Considerazioni sparse post Francia-Polonia (3-1)


Mbappè fa il fenomeno e la Francia accede ai quarti. Prova d’orgoglio della Polonia.


- Il terzo ottavo di finale di questo Mondiale di Qatar 2022 ha proposto i campioni in carica affrontare la Polonia, forse la squadra che ha superato la fase a gironi con meno merito. Partita dall’esito già scritto, verrebbe da pensare. Soprattutto dopo aver assistito ai primi 20 minuti, così tanto di marchio francese da da sembrare la più classica “tedesca” tra ragazzi all’oratorio. Poi, improssivamente, un tiro da fuori finito al lato di Lewandowski a cambiare la partita. Tanto addirittura da sfiorare il vantaggio con Piotr Zielinski, insolitamente poco freddo a tu per tu con Lloris nel più classico dei “rigori in movimento” (per citare il collega Damiano Primitivo nel suo strepitoso approfondimento sul telecronisti RAI). Fino al solito timbro di Giroud, che ha praticamente chiuso la partita;

- E’ stata la miglior partita disputata dalla Polonia fino ad oggi, che nel girone aveva messo in campo un calcio deplorevole. Il passaggio del turno era stato quasi completamente merito di Szczesny, strepitoso contro Argentina e Messico. Oggi Michniewicz ha avuto il grande merito di schierare una formazione giustamente attendista ma propensa a sfruttare le pochissime ripartenze che la Francia avrebbe concesso. L’aver riportato Zielinski al suo posto, sistemando il giovane Kaminski a destra, ha messo a posto le cose e, complice la prestazione monstre di Bereszinski, ha permesso ai tifosi polacchi di poter sperare, almeno per 42 minuti. Obiettivamente, contro questa Francia sembra non esserci speranza per nessuno, figuriamoci per la “piccola” Polonia, ma la figura di stasera da parte di Lewa&Co si può definire più che dignitosa;

- Questa Francia sembra ingiocabile. Non vogliamo cadere nella tentazione di scrivere di che squadra sarebbe stata con tutti gli effettivi a disposizione (parliamo di Benzema, Lucas Hernandez, Kantè e Pogba) però accidenti! Oggi Deschamps ha schierato la squadra-tpo, come logico, con l’unica eccezione di Koundè dall’inizio al posto di Pavard. Per il resto 11 da schieramento mnemonico, dove a spiccare ovviamente è il terzetto Mbappè, Griezmann e Dembelè dietro a Giroud. La corsia di sinistra, trascinata da Theo Hernandez, è chiaramente il punto di forza dei galletti, specialmente se lì davanti a finalizzare c’è Kylian Mbappè. Ma è tutta la squadra a girare da pazzi. I due centrali di difesa, ben coperti dalla mediana composta da Tchouameni e Rabiot, formano una cerniera difficilmente perforabile e Lloris, è la solita sicurezza. Poi lì davanti, con quei 4 fenomeni, qualcosa viene sicuramente fuori;

- E’ la serata dei record per i bleu. Giroud diventa il miglior marcatore assoluto con la maglia della sua Nazionale, Lloris il più presente all time (insieme a Thuram senior a quota 146) e Mbappè (temporaneamente) in testa alla classifica dei cannonieri del mondiale con 5 reti in 4 partite. A stupire, in particolare, sono stati i due attaccanti. Giroud, giusto qualche minuto prima dell’intervallo, ha avuto il grande merito di sbloccare una partita stranamente diventata complessa. Partito per il Qatar da riserva di Benzema, inforutnatosi poco prima dell’inizio, l’attaccante milanista è già autore di 3 gol e di prestazioni di livello. A 36 anni, proprio a mettere la ciliegina, ha il merito di diventare il miglior marcatore della storia della nazionale francese con 52 reti. Numeri destinati ad essere superati presto, visto l’andamento di quel fenomeno di Mbappè. Doppietta per lui oggi, sono già 9 i gol segnati ai Mondiali. Klose, primo in questa speciale classifica, è distante appena 7 reti e Mbappè, che non ha ancora 24 anni, ha tutto il tempo per riscrivere la storia;

- L’andamento della Francia, tolta la superflua partita contro la Tunisia, fino ad oggi è impressionante. L’ottavo di finale dominando la Polonia era però prevedibile: il vero test sarà il prossimo turno a maggior ragione se contro l’Inghilterra. A stupire più di tutto è il potenziale che possiede questa squadra: le accelerazioni di Mbappè e Dembelè, il cinismo di Giroud, le fiammate di Theo, gli inserimenti di Rabiot e la solidità del reparto difensivo. A tutto questo aggiungiamo lo spirito di sacrificio di Griezmann, giocatore arrivato al Mondiale in sordina per via dell’utilizzo con il contagocce che (per motivi legati al contratto) ne sta facendo Diego Simeone all’Atletico. Il gol del 2-0 parte da un suo preciso rinvio in area di rigore dopo un ripiego difensivo. Roba mai vista da parte del 7 francese, che evidentemente ha raggiunto la maturità giusta per trascinare la sua nazionale ad un’altra vittoria.

  • 34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.

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