Considerazioni sparse post Galles-Iran (0-2)
L'Iran scrive un nuovo emozionante capitolo dei Mondiali: una storica vittoria per la festa di un popolo intero.
- Sì, è per la coda di partite come quella di Galles-Iran che noi appassionati di calcio ci emozioniamo nel veder rotolare una sfera di cuoio su un prato e 22 giocatori a sbavarle intorno. I persiani masticano un gioco rullante, cercano il gol schiacciando i gallesi nella propria trequarti e possono sprigionare un urlo di festa al 98', quando Cheshmi - eroe per caso perché in carriera aveva siglato appena 7 reti in 215 presenze totali - con una conclusione chirurgica abbatte la muraglia rossa avversaria. La panchina, i tifosi iraniani e tutto il popolo persiano può scatenare la baraonda. Rezaian, autore al 101' del raddoppio, dopo lo splendido "scavetto" che fissa il 2-0 scoppia persino in un pianto liberatorio;
- Dopo il pesantissimo 6-2 incassato contro l'Inghilterra, in patria il ct Queiroz è stato criticato aspramente, per di più divampavano le polemiche per la scelta dei giocatori iraniani di non cantare l'inno prima della sfida inaugurale. Tutto portava ad una sorta di "harakiri" persiano e una sfilata in passerella per Bale e soci, reduci dall'importante pareggio con gli Usa. Invece no, l'Iran, nonostante una qualità diffusa mediocre, sciorina una partita solida, intrisa di corsa, accortezza tattica e tante folate offensive pericolose;
- L'Iran nella seconda metà di sfida è protagonista di un assedio tambureggiante. Azmoun coglie un palo lanciato in contropiede, Gholizadeh poco dopo lo imita incocciando il legno con un sontuoso sinistro a giro. Hennesey è miracoloso su una rasoiata di Ezatolahi, poi si fa espellere per un'uscita scriteriata da ultimo uomo su Taremi in campo aperto. L'accerchiamento nei pressi della porta gallese da parte dei persiani è asfissiante, sino ai gol di Cheshmi e Rezaian. La selezione di Queiroz ha meritato la vittoria in tutto e per tutto;
- Assente ingiustificato del pomeriggio in Qatar è Gareth Bale. Il fuoriclasse gallese non si fa notare in alcun momento della gara, trotterellando senza costrutto nell'arco dei 90 e passa minuti di gioco. Tutte le luci dei riflettori erano sull'ex Real Madrid, ma Bale ha fatto da spettatore non pagante. Anche Ramsey, il "Robin" del "Batman" Bale, si è distinto per una prestazione incolore. Il migliore dei Dragoni è il centravanti statuario Moore, dominatore delle palle aeree e generoso fino all'ultimo istante. Ora per la nazione del ct Page la scala verso la qualificazione si fa impervia: serve battere l'Inghilterra nel "derby" anglosassone; tanti auguri;
- Per l'Iran con il successo odierno si apre una strada molto invitante verso una clamorosa partecipazione agli ottavi di finale dei Mondiali. Contro gli Stati Uniti - match in cui inevitabilmente si incrocerà il calcio con la politica e la storia moderna - la compagine persiana può scrivere un capitolo calcistico indimenticabile. Ah, con Azmoun in campo è tutto un altro Iran, ma oggi a rubare l'occhio è stato in particolare Gholizadeh, un peperino indemoniato sulla fascia.
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