Considerazioni sparse post Brasile-Serbia (2-0)

La favorita fa la favorita.

- Con la filosofia degli chef stellati, il primo turno del Mondiale in Qatar lascia il piatto forte in fondo al servizio proponendo nella serata europea Brasile-Serbia. Per essere il match d'esordio di quella che da sempre è la Nazionale più attesa e iconica del Campionato del Mondo, a Losail c'è un qualche seggiolino vuoto di troppo, ma la Selecao ha comunque ben chiara la propria missione e conferma il suo ruolo di favorita in questo torneo sistemandosi la strada per il primo posto con una prestazione serena e convincente;

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- Per una volta pensiamo di poter lasciare da parte i tatticismi. Brasile-Serbia è stata una partita in cui una squadra era nettamente più forte dell'altra e lo ha dimostrato prendendosi il giusto tempo per farlo. Nulla da togliere all'intensità serba del primo tempo e in particolare al ritmo militaresco di Gudelj e Lukic a metà campo, ma la squadra allenata da Tite è apparsa in costante controllo e dopo il palo colpito da Alex Sandro (la cui performance è emblematica del fatto che il Brasile sia una squadra in missione) i balcanici sono stati spazzati via da una sorta di "quarto d'ora" verdeoro durato fino al 97';

- In ogni gruppo Whatsapp che si rispetti, dopo i primi 45 minuti di gioco, il Brasile è stato dato per condannato a causa di Richarlison de Andrade, un uomo che il duello all'ultimo voto tra Lula e Bolsonaro delle ultime elezioni lo ha guardato con estremo distacco poichè già a conoscenza che il ruolo più delicato per il Paese, quello di centravanti al Mondiale, sarebbe toccato a lui. Dopo un primo tempo eufemisticamente difficile l'attaccante del Tottenham si prende le copertine con la doppietta decisiva impreziosita da quello che è fin qui il gol più bello del torneo. Per una squadra che in rosa ha Neymar, Vinicius, Raphinha, Antony, Gabriel Jesus e Martinelli tra le opzioni offensive, avere il numero 9 in fiducia non è così male.

- La Serbia è una Nazionale che da sempre genera grande curiosità e per la quale i luoghi comuni si sprecano. Il match di stasera lascia una domanda che forse noi italiani dobbiamo porci: non sarà mica che tutti questi giocatori della Serie A ci abbiano fatto alzare un po' troppo le aspettative sulla squadra di Dragan Stojkovic? La risposta ce la daranno le prossime partite contro Camerun e Svizzera, in cui i serbi entreranno in campo da favoriti in una situazione che storicamente non li ha mai messi in una situazione di comfort. Il secondo posto è ancora possibile, il ruolo di rivelazione del Mondiale un po' più lontano.

- Se i titoli dei giornali li diamo a Richarlison, beh, il corpo del testo dell'articolo deve per forza includere il nome di Casemiro, l'equivalente brasiliano dell'ingrediente segreto della Coca-Cola, solo che lui si vede e soprattutto si sente. Nel Brasile fa una gran figura anche Marquinhos, mentre Raphinha è il più fumoso di tutti. Tra le fila della Serbia gran partita di Nikola Milenkovic e tra i due Milinkovic-Savic fa una figura decisamente migliore il portiere del Torino. Chiosa finale per l'ingresso preoccupante in senso negativo di Dusan Vlahovic, con cui la Serbia molla completamente il colpo. AAA Cercasi Vero Dusan.