Mondiale 2022: guida al Galles
Non più solo Bale e Ramsey: oggi il Galles si presenta al Mondiale con molti giovani interessanti e l'obiettivo, raggiungibile, di qualificarsi agli ottavi di finale.
Le condotte criminali intorno al mondiale in Qatar sono note a tutti. Sportellate ha deciso che così come non ha mai rinunciato a raccontare questi aspetti oscuri, allo stesso modo fornirà anche il racconto sportivo di quanto accadrà sul campo. È un modo per offrire un'informazione completa a 360°. Abbiamo approfondito le ragioni della nostra scelta in questo post.
Gareth Bale e Aaron Ramsey. Sono loro le due stelle attorno a cui si è stretta la Nazionale gallese nell'ultimo decennio. Tolte alcune comparsate ed exploit come quello di Joe Allen o di Hal Robson-Kanu, l'autore del magnifico gol al Belgio che nel 2016 ha portato il Galles a una storica semifinale europea, gli anni d'oro della nazionale gallese hanno ruotato attorno a queste due figure. Nella storia il Galles vanta solo due presenze agli Europei e due ai Mondiali. Nel 1958 raggiunse i quarti di finale, il secondo Mondiale sarà quello in Qatar. Una nazionale dalla storia minore quindi, che oggi affianca all'ex stella del Real Madrid e all'ex stella dell'Arsenal una new wave di giovani decisamente interessanti.
Definiamo "decisamente interessanti": nessuno dei giovani, in verità, sembra avere il potenziale per raggiungere i picchi di carriera di Bale e Ramsey. Più che altro si tratta di un nucleo di giocatori di buon livello, che probabilmente nei prossimi anni si consolideranno nei maggiori campionati europei, e che potrebbero rendere il Galles del futuro una nazionale dalla qualità media diffusa e dall'organizzazione corale. Una nazionale quindi diversa da quella degli ultimi anni che si è fatta trascinare prevalentemente da pochi alfieri isolati. Qualcuno di questi giovani potrebbe mettersi in vetrina già a questi Mondiali.
La rosa
La difesa è comandata da Joe Rodon, venticinquenne difensore centrale che dopo un passato tra Swansea e Spurs è arrivato quest'anno in prestito al Rennes. Una squadra dalla fortissima tradizione hipster che continua anche quest'anno: il 22enne Theate, il 20enne Kalimuendo, il 22enne Gouiri, già autore di 6 gol in Ligue 1, sono solo alcuni dei giovani talenti della sorprendente squadra che attualmente è terza in campionato. Rodon ha fatto il suo per rendere il Rennes una delle difese più aggressive della Ligue 1. Ha un fisico imponente, una predisposizione all'anticipo e una velocità sul lungo che gli consentono di difendere sempre in avanti lasciandosi molto campo alle spalle.
Nel terzetto difensivo del CT gallese Page, l'altro giovane rampante è Ethan Ampadu. 22 anni, di proprietà del Chelsea, è arrivato in Italia l'anno scorso in quell'esperimento di Football Manager che era il Venezia, e quest'anno sta migliorando visibilmente il suo rendimento nello Spezia. Se Rodon è il libero aggressivo che mette cerotti qua e là, Ampadu dà il meglio di sé con la palla al piede, da regista difensivo: si sgancia dalla difesa palla al piede, conduce il pallone nella metà campo offensiva, imposta l'azione a testa alta. Nella Serie A in corso è nel 10% dei migliori difensori in tutte le statistiche creative: passaggi chiave, passaggi nell'ultimo terzo di campo, passaggi in area di rigore offensiva, cross in area, passaggi progressivi. Il braccetto di sinistra è invece Ben Davies, esperto e solido difensore del Tottenham.
"Sabbia" è un podcast in quattro episodi scritto e realizzato da Sportellate. Un progetto nato con l'obiettivo di descrivere le fondamenta criminali su cui poggiano - tanto metaforicamente quanto letteralmente - gli stadi di Qatar 2022. Online dal 14 novembre su tutte le piattaforme di streaming podcast.
Probabilmente, però, i due talenti più fulgidi del nuovo Galles giocano dal centrocampo in su. Entrambi sono del Nottingham Forest: Neco Williams, 21enne scuola Liverpool, è stato acquistato quest'anno dal Forest per 20 milioni di euro. Nel club gioca terzino destro ma in nazionale fa il quinto di sinistra a tutto campo. Non troppo creativo in fase offensiva, è soprattutto un esterno di quantità, gran corridore, piccolo, spigoloso, intelligente nei posizionamenti difensivi (in Premier è il primo terzino per tackle + intercetti).
L'altro talento del Forest è Brennan Johnson, classe 2001 come Williams. Una seconda punta che ama partire lontano dalla porta per attaccare in velocità gli spazi lunghi. Nel club gioca seconda punta in un attacco a due oppure esterno nel tridente. Nel Galles farà la prima punta, ma solo in teoria.
Nel tridente del Galles insieme a lui ci sono Daniel James, ex Man United e oggi al Fulham, e Gareth Bale. Tre mezzepunte quindi. Il risultato è un attacco molto mobile, che può assumere conformazioni diverse. James, come Johnson, è un esterno non troppo creativo col pallone, specie quando ha davanti la difesa schierata, ma dà il meglio di sé quando può tagliare senza palla alle spalle delle difese. È evidente, quindi, che il regista offensivo della squadra è Bale, che può partire da destra o anche da falso 9, per venire incontro, cucire il gioco e creare gli spazi in cui James e Johnson possono buttarsi senza palla. Un tipo di sviluppo dell'azione che fa anche il gioco di Ramsey, mezzala/trequartista specializzata negli inserimenti occulti in area di rigore, autore di tre gol nelle sei partite di qualificazione disputate.
Come Ramsey, anche Bale nonostante gli ultimi anni decadenti con i club non ha mai abbassato il rendimento in nazionale. Nelle qualificazioni al mondiale Bale è stato l'autentico trascinatore del Galles: ha contribuito direttamente a nove gol della squadra, tra reti e assist. Nelle due partite di play-off di marzo è entrato in tutti e tre i gol del Galles: doppietta nel 2-1 all'Austria, punizione che ha causato l'autogol di Yarmolenko nell'1-0 all'Ucraina. Un giocatore che non ha mai nascosto di mettere il Galles sopra a tutto, persino sopra al golf.
Il pronostico
Con la certezza di avere Bale - oggi nei Galaxy di Los Angeles - in discrete condizioni fisiche, il Galles può giocarsi le sue carte per passare il girone. L'Inghilterra sulla carta è di un altro livello, ma un derby è sempre un derby (a Euro 2016 nel girone vinse l'Inghilterra spuntandola con un gol al 92') e poi non va mai sottovalutata l'inclinazione dell'Inghilterra ad autosabotarsi nei grandi tornei (una tendenza che a dire il vero negli ultimi anni sta svanendo, nella gestione Southgate).
Più realisticamente il Galles si giocherà il secondo posto con gli Usa, un movimento calcistico su cui c'è grande hype, forse troppo rispetto alle reali qualità, ancora tutte da dimostrare ad alti livelli. Da non sottovalutare però l'Iran, una squadra dal buon talento offensivo che potrebbe forse beneficiare del "fattore casa" per la vicinanza geografica al proprio Paese. Ad ogni modo il Galles ha tutte le possibilità di confermarsi una squadra solida adatta ai tornei a eliminazione, e di raggiungere ancora una volta la fase a eliminazione diretta come nell'unico Mondiale disputato, nel lontano 1958.
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