Considerazioni sparse post Lazio-Salernitana (1-3)
Il calcio è imprevedibile e profondamente casuale e la partita di questa sera lo dimostra. La Lazio poteva scegliere il dolcetto ma trova lo scherzetto nella notte di Halloween.
- Non essendo una scienza esatta nel calcio può capitare che la squadra sfavorita e che per larghi tratti non inquadra lo specchio della porta può portare a casa i tre punti. Il nervosismo non aiuta di certo la Lazio a dimostrare il suo valore. Il caso fa il resto. Forse anche la stanchezza dei tanti, troppi impegni ravvicinati. Il miracolo, perché di questo parliamo, della squadra di Nicola può solo restituire energie mentali ad una compagine che nei prossimi sette giorni avrà due sfide molto importanti;
- Tutto da copione. Molte occasioni. Poca concretezza. Solo il Mago può sciogliere l'incantesimo. Zaccagni fa il resto. Uno a zero. Stretto. Non sembra, però, un problema. Provedel spettatore non pagante. Tutto fila liscio. Quasi troppa rilassatezza. Un pericolo. Un problema. La Lazio a bassi giri del motore porta a casa il primo tempo;
- Tutto inizia come era finito. Un paio di occasioni ghiotte che avrebbero potuto permettere alla Lazio di fare un torello infinito. Ed invece. Il caso. Chiamato Candreva. Primo tiro. Primo gol. Si ricomincia. Quasi come gli uomini di Sarri mollassero il colpo. Cambi. Savic. D'un tratto il vantaggio. Perché? Il caso fortuito e la scaltrezza di cogliere occasioni che capitano. Giallo. Nervosismo. Agitazione. Rabbia. Disarticolazione degli equilibri. La confusionarie emozionale porta al tre a uno. Il resto è stato un cadere nella ragnatela nervosa campana;
- Non si può dare un giudizio totalmente negativo. La squadra gioca come sa fare. La stanchezza e un filo di appagamento fanno il resto. Sarri avrà da ricaricare le pile ai suoi. Zaccagni è in piena forma e spicca. Savic troppo nervoso. Luis Alberto acciaccato. Provedel stranamente trafitto. Difesa senza equilibrio nel momento centrale. Nulla di grave. Forse bene così visti i prossimi impegni;
- Nicola compie un miracolo. Non fa neanche notizia, è uno specialista in materia. Quando lo danno per morto, risorge. Una squadra per larghi tratti disorientata e sfilacciata coglie le occasioni offerte. Candreva inventa uno dei suol gol. Il resto è speculazione sugli errori altrui. Ci sta. Questo deve essere il ruolo della Salernitana nelle grandi sfide, specie in trasferta.
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