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, 27 Ottobre 2022

Considerazioni sparse post Lazio-Midtjylland (2-1)


Un Giovedì brillantemente europeo. Sarri vuole. Sarri ottiene.


- Non è il solito film. Già ampiamente visto. Quello dove si sarebbe visto una Lazio sgonfiarsi come un soufflé appena aperta la porta della comfort zone nazionale. Si assiste, invece, ad una prestazione di livello europeo. Gioco. Intensità. Voglia. Palla a terra. Sempre. Continuità. Che bel suono. Specialmente per Sarri. Soprattutto per i tifosi. Nonostante un terreno discutibile. Nonostante questi orari antilavoristi. Questa la strada maestra;

- Isaksen segna. Martellone, il notaio di Boris, avrebbe giustamente descritto questo episodio con la sua memorabile butade "Bucio de culo". E ciò viene confermato dai 90' più i sei di recupero inspiegabili. Sembra un pò persa la bussola. I danesi coprono bene il campo. La Lazio fa un pò fatica. Solo un pochino. Subentra consapevolezza. L'intensità sale. Sergej. Sempre lui. Immaginificamente lui. Palla in buca d'angolo. Sipario. Birra;

- La traversa presa dai danesi sembra il reprise dell'inizio dei primi 45'. Invece no. Alcuni aggiustamenti tattici. Su i titolari. Calcio. Nessun danese sembra più riprendere il filo del discorso. Zaccagni Pedro. Vantaggio. Finalmente. Meritato. Nessun appagamento. Terzo gol sfiorato ripetutamente. Timidi accenni danesi. Poca roba. Sei minuti. SEI???!!! Luka Romero decide di illuminare con una giocata l'Olimpico. Ora testa in Olanda. Si decide là. Con un piccolo vantaggio;

- Gila bene ma non benissimo. Stranamente anche Provedel. Savic fa Savic. Immenso. Pedro immortale. Romero da preferire a Cancellieri. Felipe a sprazzi come quello incantevole di qualche anno fa. Sarri chiedeva non appagamento. Voglia. Continuità. Come si è detto. In una parola: fame. C'è. Tanta. Si vede. Si gusta. Si vince;

- I danesi molto ben organizzati. Isaksen pericolosissimo. Disinnescato da un Marusic sontuoso. Col tempo sempre meno tecnici e più pensanti alle gambe che alla palla. Confusi. Le lancette portano fatica. Stanchezza. Poca lucidità.

  • Impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. Ma anche difensore centrale.

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