Considerazioni sparse post Helsinki-Roma (1-2)
Si sblocca Abraham, ma il campo sintetico non basta a giustificare le incertezze della Roma.
- Alla luce della sconfitta del Ludogorets, l'esito della partita di stasera era quasi superfluo, visto che per rimanere in Europa League la Roma dovrà battere necessariamente i bulgari: alla fine comunque la spuntano i ragazzi di Mourinho, correndo però qualche rischio di troppo;
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Il nostro lavoro si basa sull'impegno e la passione di una redazione giovane. Tramite l'associazione ci aiuti a crescere e migliorare sempre la qualità dei contenuti. Associati ora!- I giallorossi, prevedibilmente, dominano la partita per larghi tratti, con pochi momenti di blackout che rischiano di compromettere quanto fatto di buono. Le assenze importanti non bastano più a spiegare i continui cali di tensione;
- L’Helsinki fa la sua partita, arginando e tamponando dove possibile, subendo inizialmente quasi solo su calcio piazzato. Ripartendo trova spesso una difesa avversaria molto rilassata e poco attenta;
- Abraham si riprende la scena, giocando una partita, finalmente, degna della stagione passata. Tra i giovani (tutti comunque positivi) brilla Christian Volpato. Convince ancora la coppia Cristante-Camara, dove uno sopperisce ai limiti dell'altro;
- Vina non trasmette nessuna sicurezza e Zalewski gioca con il freno tirato. Tra i padroni di casa ruba l'occhio il primo giocatore di Papua Nuova Guinea a giocare da professionista in Europa, Browne: il suo gol capolavoro è viziato dalla sbracciata ingenua di un compagno.
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