Considerazioni sparse post MotoGP della Malesia
Vince Bagnaia che però deve rimandare l’appuntamento col Mondiale.
- E sono sette. Francesco Bagnaia su Ducati vince la sua settima gara del motomondiale 2022 e ipoteca la vittoria del campionato del Mondo. Una gara perfetta e sudata, per via della solita, tiratissima lotta con Bastianini. Bagnaia ha saputo controllare fin dalla partenza, momento in cui il ducatista è stato capace di guadagnare ben 7 posizioni, dando vita alla “partenza migliore della sua vita”. Dopo la scivolata di Martin, in testa fino a quel momento, Pecco è stato bravo a controllare i momenti della gara, mostrandosi aggressivo quando serviva e dolce sulle gomme quando riusciva a mettere su un po’ di gap. Vittoria, l’ennesima, meritata per il torinese, adesso ad un passo dal sogno;
- Fabio limita i danni, piazzandosi terzo e lasciando un piccolissimo spiraglio (quasi microscopico) per la vittoria del suo secondo mondiale. Ha chiuso la gara esausto, al parco chiuso aveva il ghiaccio sul dito medio della mano sinistra fratturato ed il solito torso nudo sotto la tuta. La partenza, poi, è stato da vero fenomeno, da dodicesimo a quinto ed è stato super nella difesa su Bezzecchi, che per quasi l’intera seconda metà della gara aveva dato l’impressione di poterlo superare, chiudendo, di fatto, il discorso mondiale. Fabio ci piace da pazzi perché con una moto notevolmente inferiore ai competitor è ancora in lotta per il titolo. Il merito è esclusivamente suo, pilota fantastico, gran lavoratore e soprattutto mai scorretto nei confronti degli avversari;
- Altro che ordini di scuderia! Per l’ennesima volta ci teniamo a sottolineare quanto i complotti secondo cui i ducatisti avrebbero dovuto favorire Bagnaia fossero delle grandiose fesserie. Nessuno, nè Bastianini, nè Martin, nè Miller hanno mai dato l’idea di voler favorire Pecco. Sportellate ad ogni curva, traiettorie sempre al limite e sorpassi spesso forzati hanno caratterizzato le ultime gare dei ducatisti. Tutto sempre caratterizzato dalla sportività e dalla voglia di vincere, senza che ci fosse mai l’ombra di eventuali ordini di scuderia. Come è giusto che sia, peraltro. Alla faccia dei complottisti;
- La bagarre che si crea continuamente tra Bagnaia e Bastianini ci lascia ogni gara col cuore in gola. Nel circuito dove 11 anni fa perse la vita in nostro Sic, i ragazzi hanno dato vita ad una bellissima la lotta fratricida, sempre all’ultimo sangue, come se i due si stessero giocando già il mondiale punto a punto. La speranza è che questo accada davvero nel giro di qualche mese, visto che i due correranno insieme al team ufficiale Ducati nel 2023. Il timore è che i due potrebbero scontrarsi più volte, sia in gara che fuori. Troppo diversi i profili (a cominciare dalla provenienza dall’Academy), troppo forti i piloti. Sembra di rivedere Biagi e Rossi, a tratti, più naif uno più preciso e calcolatore l’altro. Due potenziali campioni del Mondo, due galli in un pollaio, dunque. Il ruolo di Tardozzi, Dall’Igna e dell’intero team sarà più che mai fondamentale se vorranno vedere espresso l’enorme potenziale ducati nella sua interezza;
- E’ tutto rimandato a Valencia. Sarà il circuito cittadino spagnolo a decretare il vincitore di questo combattutissimo campionato del Mondo, che adesso vede come strafavorito il ducatista Bagnaia, in vantaggio di 23 punti rispetto al suo rivale francese Quartararo. Giusto così, il Mondiale è stato bellissimo dalla prima alla penultima gara, è bene che si arrivi con giusto pathos anche all’ultimo appuntamento.
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