Considerazioni sparse post Sampdoria-Roma (0-1)
La Roma vince pur senza convincere e si porta al quarto posto. Per la Sampdoria piccoli segnali incoraggianti.
- La Roma si scopre vincente anche senza il talento di Dybala a disposizione. I giallorossi portano a casa un match fondamentale per rimanere attaccati alle posizioni di vetta, pur - come al solito - non strabiliando. Mourinho, quasi a sorpresa, dà fiducia a diverse seconde linee. Queste rispondono presente, soprattutto a centrocampo dove l'inserimento di Camara dall'inizio permette alla squadra di essere più dinamica e avere soluzioni diverse rispetto a quelle offerte dalla coppia Cristante-Matic. Alla fine, però, non cambia il risultato: a regalare i tre punti alla squadra è ancora una volta un calcio piazzato, il rigore di Pellegrini che trafigge Audero;
- I problemi in zona offensiva della Roma iniziano ad essere una costante preoccupante. Cambiano gli interpreti, i moduli, ma non mutano le difficoltà dei giallorossi nell'andare a rete. Quest'oggi, Mourinho si affida a Belotti e Abraham insieme, coadiuvati da El Shaarawy e Pellegrini. Un potenziale d'attacco enorme ma che produce poco o niente, se non una sola nitida occasione da rete sciupata dall'ex granata. Decisamente meglio in avanti con l'ingresso di Zaniolo, più utile al momento da subentrante che nell'undici titolare. Il numero 22, però, non riesce ancora a sbloccarsi nonostante le occasioni non manchino: l'ultimo gol risale alla finale di Conference League della passata stagione;
- La Sampdoria non gioca una brutta partita. Soprattutto dal punto di vista della personalità la squadra è viva, ma sul piano del gioco e della qualità le idee latitano. Gli uomini di Stankovic approcciano bene il match dal punto di vista dell'intensità, anche facilitati da una Roma poco aggressiva. I blucerchiati tengono il pallino del gioco, ma il possesso (60%) è sterile, nonostante nel secondo tempo il baricentro si alzi ulteriormente. L'attacco dei doriani è troppo poco efficace, infatti, per impensierire una difesa compatta come quella della Roma, che ha in Smalling un baluardo insormontabile per Caputo e compagni;
- La Samp rimane relegata all'ultimo posto in classifica, con soli 3 punti e ancora zero vittorie all'attivo. I passi in avanti dall'arrivo di Stankovic sono evidenti, anche se non sarà facile scuotere la squadra dal torpore a cui la gestione Giampaolo aveva abituato. Un match in cui doriani, probabilmente, avrebbero meritato qualcosa in più, ma che dà piccoli segnali incoraggianti per il futuro. Buone le prestazioni di Villar, importante a centrocampo, e di Leris, vivace sulla fascia. Nel prossimo turno i blucerchiati faranno visita alla Cremonese, una partita decisamente più alla portata: un risultato positivo potrebbe riaccendere le speranze di una rosa con un discreto potenziale ma al momento sfiduciata;
- Terzo successo consecutivo in campionato per la Roma, che ancora una volta porta a casa l'intera posta in palio non senza qualche difficoltà. Le partite dei giallorossi si assomigliano tutte, con la squadra che sembra adeguarsi al livello dell'avversario e adagiarsi al ritmo di gioco da lui imposto. I capitolini vincono ma non convincono, ma rimangono attaccati alle prime della classe nonostante le difficoltà. Merito di una squadra ormai compatta, che ha imparato a soffrire senza soccombere e, soprattutto, a non sparire mai del tutto dalla partita. Una solidità senza dubbio merito del lavoro svolto da Mourinho che, tuttavia, sta abituando i tifosi giallorossi a 90 minuti di sofferenza anche contro le ultime della classe.
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