Considerazioni sparse post Milan-Chelsea (0-2)
Corsa e generosità non bastano ai rossoneri, contro un ottimo Chelsea e un pessimo arbitro.
- I primi venti minuti della partita sono bellissimi, con le squadre che si affrontano a viso aperto e il Milan che prova a schiacciare il Chelsea nella propria metà campo. Gli interventi dei calciatori dei Blues sono numerosi e spesso al limite del cartellino, ma l'arbitro decide di usare un metro permissivo e lascia correre. Il problema è quando l'arbitraggio passa da "all'inglese" a "per gli inglesi" e il piccolo bianco Sibert decide di fischiare un rigore senza porsi dubbi, accompagnandolo con l’espulsione a Tomori, rovina totalmente un match che avrebbe meritato ben altro trattamento;
- In tutto questo, è comunque da sottolineare l'ingenuità del difensore rossonero che fa esattamente quello che vuole Mount, preoccupato più a prendersi il tiro dal dischetto che a fare goal a Tatarusanu in uscita, ingaggiando un pericoloso duello in area dopo esserselo lasciato sfuggire. Capiamo la grande voglia di rivalsa dell'inglese nei confronti della squadra che non ha creduto in lui, ma in coppia con la prestazione dell'andata verrà ricordato come il suo peggiore momento al Milan, almeno ad oggi;
- Al di là della giocata che porta al calcio di rigore, Mason Mount gioca una gran partita, risultando decisivo anche in occasione del raddoppio di Aubameyang, pescato con un'imbucata perfetta. Bene anche Jorginho che, deciso a farsi odiare da quella parte d'Italia che ancora lo rispettava, dopo aver calciato il rigore in maniera perfetta sale in cattedra e gioca con una sicurezza che in alcune occasioni sfocia in giocate al limite della mancanza di rispetto per gli avversari;
- Tra i padroni di casa, deludono anche Tatarusanu, incerto sul goal del raddopio, e Giroud, che spreca un'occasione clamorosa per pareggiare in un momento chiave del match. Irritante anche la prestazione di Leao, che nel momento di massima difficoltà si mette in testa di giocare da solo come ai (non) bei vecchi tempi e spreca le sue qualità incaponendosi e andando costantemente a sbattere contro la difesa avversaria, invece di sfruttarle per creare superiorità e offrire occasioni ai compagni di squadra;
- Il Chelsea vince e gode, completamente trasformato rispetto a quello di Tuchel in termini di intensità, mentre il Milan perde e deve spiegare, ma non si può parlare di prestazione completamente negativa da parte dei rossoneri. Raramente vediamo una squadra italiana entrare in campo in Champions League con la voglia di giocare a certi ritmi e ancor più raro è vederlo fare in doppio svantaggio e con un uomo in meno. Il risultato è negativo, ma rispetto alla gara di andata il piglio è stato diverso e dà speranza per le ultime due partite.
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