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, 8 Ottobre 2022

Considerazioni sparse post Milan-Juventus (2-0)


Nel calcio esistono le categorie.


- Il Milan dimostra di essere una squadra migliore della Juventus e la sovrasta nel ritmo, nella testa, nel fuoco, nelle idee. Pioli batte Allegri al suo tentativo numero diciannove e inchioda Mister Minnesota davanti a tutte le sue enormi colpe. Alla fin fine, tenendo in considerazione tutti gli assenti da entrambe le parti, l’undici di partenza della Juventus era forse anche migliore di quello del Milan;

- Un po’ di numeri e di dati oggettivi sul momento della Juventus. Sesta sconfitta su dodici partite stagionali. Sesta trasferta consecutiva di campionato senza vittoria, egugliato il record di Zaccheroni. Tre pareggi e otto sconfitte negli ultimi undici incontri contro Inter, Milan e Napoli. In campo stasera a San Siro abbiamo visto il regista titolare della nazionale argentina, due campioni d’Europa, un attaccante da 80 milioni, il miglior giocatore dell’ultima Europa League, un titolare della Nazionale francese, un difensore da 40 milioni. Cosa aggiungere?;

- La Juve non ha in primis le qualità mentali necessarie per fare risultato in queste partite. La squadra è nervosa, sfiduciata, male allenata, senza idee, con condizioni fisiche precarie. C’è tristezza. Il gruppo sembra rassegnato alla mediocrità. La partita di stasera è d’altronde un film già visto e rivisto in questo Allegri II. Una partenza promettente a poco a poco anestetizzata da una totale assenza di gamba, con nessuna reazione alle avversitá della partita. La Juve è ferma. Oggi il solito stantio piano allegriano di attesa e ripartenza è stato di nuovo totalmente inefficace. In fase di possesso non ci sono idee e dietro ci sono crepe ovunque, certificate dallo sfacelo di Bonucci, ormai una macchietta del difensore che fu;

- Il Milan gioca con la leggerezza dei forti. I rossoneri hanno fiato, coraggio, cattiveria. Il Milan emana luce. Gli interpreti cambiano ma la macchina continua ad andare veloce sui binari. Il filo elettrico che ha trasportato il Milan lo scorso anno, sembra essersi addirittura rinsaldato, in un tutt’uno meraviglioso con il popolo di San Siro. Oggi il Milan ha fatto sembrare la Juve una squadra vecchissima, proveniente da un altro tempo, azzannata senza sosta alle caviglie dalla ferocia di Tonali e dalla personalità strabordante di Theo, pur non al 100%. Con Leao poi è tutto più facile. Quando prende palla, fa diventare la partita un film western. La domanda non è mai se sparerà il colpo, ma quando e come. Giocatore di una categoria superiore, atteso e ora coccolato da top player;

- Il lavoro progettuale del Milan, fatto di scouting e costante ringiovanimento della rosa senza perdere troppo tempo a guardare il nome dietro la maglietta, precipita addosso proprio ad una Juve che continua a muoversi su sponde opposte, accumulando figurine su figurine e producendo risultati ad oggi disastrosi. Siamo all’8 ottobre ma la Juventus non ha alcun futuro e alcuna prospettiva per questa stagione, che si tramuterà in un’altra faticosa rincorsa al quarto posto. Continuare a non stracciare il contratto di Allegri è non solo totalmente inutile, ma anche estremamente dannoso a livello economico, vista l’involuzione verticale di asset patrimoniali della societá come Vlahovic e Locatelli. Proprio il costante peggioramento di tutti i tesserati Juventus (ad oggi forse con la sola eccezione di Rabiot, che peró da sempre vive su un pianeta a parte), messo a diretto confronto con il costante miglioramento di tutti i tesserati Milan dimostra, come dice sempre Allegri, che le categorie esistono. La sua, negli ultimi quattordici mesi, è molto al di sotto di quella di Stefano Pioli.

  • È nato pochi giorni dopo l’ultima Champions League vinta dalla Juventus. Ama gli sportivi fragili, gli 1-0 e i trequartisti con i calzettini abbassati. Sembra sia laureato in Giurisprudenza.

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