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Copertina Bella-Kotchap
, 3 Ottobre 2022

Armel Bella-Kotchap è una piacevole sorpresa


Il difensore tedesco si è già ambientato in Premier League

Quanto è più difficile innamorarsi di un difensore giovane rispetto ad un giocatore offensivo? Il talento nel difendere richiede molti più fattori per regalare sensazioni positive agli esordi rispetto al notare una bella giocata offensiva, un gol od un assist. Un difensore ha bisogno di saper affrontare i colpi ricevuti e restituirli, di saper leggere in anticipo qualsiasi tipo di palla o anche le finte degli avversari. Cose che solo il tempo e l’esperienza ti danno. Per questo ci vuole un po’ di tempo prima di capire se un difensore ha veramente la stoffa per fare la differenza. Allo stesso tempo, se si mettono da parte le sbavature che, per forza di cose, arrivano come bagaglio di esperienza, l’istinto per fare del difendere un’arte si può notare subito. Armel Bella-Kotchap, difensore tedesco di 21 anni, ce l’ha.

Armel Bella-Kotchap è nato a Parigi l’11 dicembre 2001, ma lì ha visto solo l’ospedale: “Mio padre giocava in Germania e seguivamo lui. Praticamente sono nato durante una loro vacanza”. Suo padre è Cyrille Florent Bella, attaccante camerunense che ha bazzicato nelle serie minori tedesche. Ha giocato 5 anni in Zweite Liga con la maglia del Rot Weiss Ahlen ed è riuscito pure a disputare una manciata di partite con la sua nazionale. Proprio nelle giovanili del Rot Weiss il giovane Bella-Kotchap comincia il suo viaggio nel mondo del calcio. Di viaggio si tratta perchè il suo percorso da ragazzo non è lineare e cambia diverse squadre nel Nordrhein-Westfalen (tra cui il Borussia Mönchengladbach) finchè nel 2017 non arriva al Bochum.

Il suo talento lì viene riconosciuto in fretta: esordisce in prima squadra neanche 18enne in Zweite Liga nella sconfitta per 3-2 contro l’Erzebrige Aue. Da lì non fa che crescere, viene convocato nelle selezioni giovanili della Mannschaft, diventa titolare e protagonista della promozione in Bundesliga del 2021. Nel campionato maggiore disputa una stagione solida, 22 partite di cui 20 dal primo minuto ed è tra i protagonisti della salvezza degli Unabsteigbaren. In estate viene acquistato dal Southampton per 10 milioni.

Bella-Kotchap è alto 1.90, ha un fisico imponente e un passo rapidissimo. La sua fisicità è stata messa subito in risalto nei caratteristici flipper della Premier League, tanto da diventare subito titolare e leader difensivo dei Saints. “Pensavo ci volesse un po’ di tempo per adattarsi, invece mi sono sistemato in fretta e già adattato ai ritmi”, aveva detto.

Sa già affrontare bene il duello fisico con gli avversari che provano a tenergli testa. Ma è la sua caparbietà nel cercare l’anticipo a essere subito emersa. Il più delle volte intercetta le intenzioni degli avversari con una pulizia e un tempismo sulla sfera incontrastabile. Considerando i centrali dei principali campionati europei è nell’88° percentile per azioni di pressione, nel 98° per per palloni intercettati – 3.52 ogni 90' – e nel 94° per le spazzate. Non sono, tuttavia, solo i numeri a parlarci di un difensore aggressivo, che cerca di strappare la sfera all’avversario appena può. In campo le sue doti fisiche e le sue letture emergono molto chiaramente. La prima giocata che ha fatto brillare gli occhi dei tifosi del St. Mary’s Stadium l’ha fatta vedere contro il Manchester United.

Un’efficace triangolazione del Manchester riesce a mettere Elanga lanciato verso la porta a difesa schierata. L’esterno dello United ha attaccato il mezzo spazio tra i centrali e ha un buon vantaggio per scegliere la conclusione migliore a centro area. Bella-Kotchap compie uno scatto bruciante e recupera i 2 metri di svantaggio che aveva, chiudendo sul pallone - aiutato, va detto, da un brutto controllo di Elanga - al limite dell’area piccola. L’intervento sembra irruento, in diretta si può anche pensare che possa costare il rigore.

Il replay ravvicinato aiuta a capire il controllo della situazione che il giovane difensore è riuscito a mantenere per tutta l’azione: non pare un recupero disperato, anzi sembra talmente sicuro da poter scegliere l’attimo ideale in cui intervenire sulla palla in mezza scivolata.Chissà quanti altri difensori, colti dal panico, avrebbero cercato di buttarsi per terra, prendendo tutto e rischiando il rigore. Lui invece resta in piedi e, a intervento compiuto, allarga le braccia per richiamare l’uscita del portiere e la conseguente calma, sembra dire: “Tranquilli ci ho pensato io”. Dopo questo intervento avrà bisogno dell’aiuto dei medici per un massaggio, avendo rischiato un allungamento muscolare.

Un altro giocatore che ha fatto i conti con il suo tempismo in situazioni di uno contro uno è stato Raheem Sterling. In questo caso Bella-Kotchap si trova come ultimo difensore in una situazione di uno contro due in transizione difensiva dopo che Diallo, il suo compagno di reparto, aveva sbagliato l’anticipo alto a metà campo. Sterling ha quindi il pallone ed è lanciato verso la porta mentre lui rincorre, restando tra lui e Havertz per coprire la linea di passaggio. Il neo attaccante dei Blues prova, quindi, a puntare la porta ma il tedesco legge bene le sue intenzioni e si fionda in recupero, questa volta in scivolata. Anche in questo caso la rapidità delle sue falcate è disarmante, ma lo è ancora di più la sua capacità di lettura anche in situazioni disperate.

In possesso si fida molto delle sue qualità fisiche e tecniche, forse anche troppo. Contro l’Aston Villa, per esempio, trova l’anticipo e avanza in conduzione fino a prendersi il tiro dal limite. Spesso, invece, è molto più impreciso, per quanto poco timido, dopo che riesce a recuperare il pallone a seguito di una pressione alta. Se riuscirà ad affinare questo aspetto del suo gioco ci troveremo di fronte ad un difensore centrale di una qualità indiscutibile.

Dice di ispirarsi a Rio Ferdinand: “È il mio eroe, cerco di copiarlo”. Tuttavia, il primo paragone che viene in mente è quello con Fikayo Tomori. Con il difensore del Milan condivide il modo di difendere, tutto basato sullo strapotere fisico, e il voler cercare la palla invece di guardare l’uomo, ma gli manca la stessa qualità e intraprendenza con il possesso a favore. È forse questa la cosa su cui Hasenhüttl deve lavorare di più con lui per farlo crescere ulteriormente. Avere un allenatore che parla la sua stessa lingua deve essere stato molto utile per lui. Di certo, lo ha aiutato anche la politica del Southampton, che per restare a galla in Premier League ha scelto una linea giovane. Linea ben esemplificata dalla scelta di puntare su giocatori con ampio margine di crescita come Mohammed Salisu, Romeo Lavia e Sekou Mara che sembrano solo di passaggio prima di trasferimenti in grado di far rompere il salvadanaio alle grandi squadre inglesi. Quello dei Saints è un contesto dove, abbiamo visto, è molto facile crescere e impressionare a suon di prestazioni sontuose. 

Queste prime uscite lo hanno già portato sotto i riflettori, al punto da convincere Hansi Flick a convocarlo nella Mannschaft e farlo esordire a Wembley – seppur per pochi minuti – contro l’Inghilterra in Nations League. "Non abbiamo ancora intenzione di inserirlo nella formazione titolare, ma ha dato una buona impressione ed è in fiducia”, ha detto il selezionatore tedesco. ”Il suo stile di gioco è sicuramente positivo per noi. Adora svolgere i suoi compiti difensivi quando si tratta di duelli e proteggere la porta. Ha fatto una buona impressione, non solo con lo staff, ma anche con i compagni. Questo era sicuramente il momento giusto per dargli un’occhiata".

Con lui il Southampton, che dopo un buon inizio di stagione sta subendo una flessione evidente, sembra poter aver trovato la pietra angolare su cui poter costruire la propria difesa. Mancava un giocatore in grado di dominare fisicamente i duelli individuali da quando Virgil Van Dijk ha lasciato l'Hempshire. Di certo il paragone su come è proseguita la carriera del difensore del Liverpool è semplice, suggestivo e forse forzato ma, comunque, di buon auspicio. Armel Bella-Kotchap, dopo sole 8 partite, sembra avere il potenziale e le caratteristiche per diventare un difensore di altissimo livello.


  • Classe ’91, è nato a Milano e cresciuto a Torino. È il tipo di persona affascinato da tante cose culturali, forse troppe e guarda caso non sa mai scegliere la preferita. Ama sparire e riapparire tra le luci stroboscopiche e i suoni elettronici dei club. Si crogiola nel ridere e far ridere agli spettacoli di stand up, e resta sempre sorpreso dell’emozione che può regalare un uomo che calcia un pallone. Scrive di sport su Ultimo Uomo, Sportellate e qua e là. Conduce un podcast sul calcio inglese, Britannia. Scrive anche di musica, cinema e tanto altro. Collabora con Seeyousound International Film Festival.

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