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, 2 Ottobre 2022

Considerazioni sparse post MotoGp di Thailandia


Missione compiuta, il mondiale è riaperto! Bagnaia, terzo, guadagna 16 punti in classifica generale e si porta a -2 da Quartararo. Vince Oliveira sul bagnato, seguito da un ottimo Miller.


- Bravo Miguel Oilveira, vero campione sull’acqua. Seconda vittoria dell’anno per lui, anche la prima era in condizioni wet. Purtroppo per lui, la notizia del giorno sono i punti recuperati da Pecco Bagnaia su Fabio Quartararo, adesso praticamente appaiati in classifica generale. Solo 2 punti a favore del francese che però sta palesando delle difficoltà notevoli già da qualche gara. Questa volta Pecco, al contrario di Motegi, è stato coscienzioso e conservativo, bravo a mantenere il suo terzo posto finale, senza chiedere troppo alla sua moto ed alla sua guida. Il piazzamento fuori dalla zona punti di Quartararo ha fatto il resto. Adesso i favori del pronostico sono tutti per Bagnaia, sicuramente più in forma e pimpante rispetto all’avversario;

- Ribadiamo, non vincere il Mondiale per questa Ducati sarebbe un fallimento fragoroso. I piloti in sella alla moto rossa (o simile) riescono ad essere protagonisti in ogni circuito ed in ogni condizione. Il passo dei Bagnaia, Bastianini, Miller, Zarco, Martin, ai quali spesso e volentieri aggiungiamo anche Marini (oggi scivolato) e Bezzecchi, autore della pole di ieri, non possono solo essere frutto del manico, pur essendo presente e sviluppato nella maggior parte di loro. La moto è velocissima, a prescindere che sia la versione 2021 o 2022 ed i risultati dell’anno sono lì a dimostrarlo. A questo aggiungiamo il momento di crisi dei principali competitor (Yamaha e Honda su tutti) ed il risultato non può e non essere vedere una Ducati campione, al di là di tutte le scaramanzie;

- Gara da incubo per Fabio Quartararo, frustrato dal giro di schieramento fino alla linea del traguardo da una condizione di pista non ottimale per la sua già sgangherata Yamaha. Il francese non ha avuto neanche modo di provare a tentare una rimonta a punti, il suo crollo dalla quarta piazza della partenza al diciassettesimo posto in gara è abbastanza eloquente. Resta leader della classifica ma raramente abbiamo visto un pilota in testa alla classifica del mondiale così in difficoltà;

- Ci sono piloti che vedono bagnato e si esaltano. Piloti d’acqua, con una sensibilità diversa. Ci vengono in mente Senna e Schumacher nell’automobilismo e Marc Marquez sulle due ruote. Fenomeni veri, a 360 gradi, capaci di vincere sull’asciutto e stravincere sul bagnato. Poi ci sono i puristi dell’acqua, come, appunto Miguel Oliveira e Jack Miller. Oggi i due ci hanno offerto uno spettacolo sopraffino, fatto di staccate al limite mentre i più guidavano sulle saponette. Trovassero continuità tutti i fine settimana saremmo di fronte a due sicuri competitor del podio fisso;

- Che bello rivedere quel “F Mor” nelle prime posizioni! Morbido è un pilota poco appariscente, taciturno ed introverso, esattamente l’opposto di quello che potrebbero lasciar pensare le sue origini romagno-brasiliane. Questo ha fatto sì che la stampa, sempre cinica e dalla memoria drammaticamente corta, l’abbia ben presto archiviato in favore di piloti più “mondani”. Dimenticando che il Morbido solo due anni fa era la promessa del motociclismo nostrano, vice campione del mondo 2020, sconfitto solo da un Mir super costante. Poi due anni difficili, pochi punti e tanta frustrazione. Oggi, in condizioni di gara difficilissime, Morbidelli è tornato a punti, che per lui rappresentano morale e fiducia.

  • 34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.

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