I miti di Esperanto Sportivo – Marcelo Bielsa
Pensieri sparsi su uomini che hanno fatto la storia dello sport. Esordio sul calcio e su un allenatore che è riuscito ad avere un importante numero di proseliti inversamente proporzionale ai titoli vinti in carriera, grazie alla rivoluzione che ha applicato al gioco.
Marcelo Bielsa è un allenatore diverso dalla media. La coerenza nelle sue idee prima di tutto. Per questo motivo i suoi principali sostenitori sono i tifosi delle squadre che allena e che grazie al suo gioco differente riescono a provare sensazioni irripetibili. L’ultimo caso, in ordine di tempo, il Leeds che sotto la guida del “Loco” ha riconquistato la Premier League dopo un’astinenza interminabile. Con lui, il calcio torna alle masse, un concetto che è sempre più lontano.
Pochi successi ottenuti in carriera in relazione alla rivoluzione applicata al gioco del calcio, ma per Marcelo Bielsa sono altre le cose importanti: la crescita dei suoi giocatori, trasmettere passione ai tifosi, celebrare il calcio nella sua forma più alta.
In Argentina, con il Newell’s Old Boys, ha ottenuto le vittorie più importanti, ma è con la Nazionale cilena e in Europa che ha costruito la sua leggenda: in Spagna con l’Athletic Bilbao, in Inghilterra con il Leeds e in Francia con l’Olympique Marsiglia ha visto realizzare la sua idea di calcio.
In questa lista di grandi paesi, poteva esserci anche l’Italia, con la Lazio che il 6 luglio 2016 annuncia di avergli affidato la panchina biancoceleste, ma nella capitale Bielsa non ci arriverà mai. L’8 luglio, in lite con Claudio Lotito per il mancato arrivo di alcuni giocatori ritenuti indispensabili per iniziare il suo progetto nel ritiro, rassegna le dimissioni, con la Lazio che decide di puntare sul futuro tecnico dell’Inter Simone Inzaghi. Coerenza e integrità, doti che non sono mai mancate a Marcelo Bielsa.
“Per Bielsa il successo è un’eccezione. Gli esseri umani qualche volta trionfano, ma di solito progrediscono, combattono, lottano e, di tanto in tanto, vincono. Ma solamente di tanto in tanto”.
Tratto da “Loco a Marsiglia” di Fabio Fava (Edizioni inContropiede)
Stefano Villa
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