Considerazioni sparse post Lazio-Feyenoord (4-2)
Un dominio condito da una sofferenza finale che porta tre punti importanti alla Lazio.
- La finalista della passata Conference League, nonché seconda in Olanda, sbarca a Roma ed incontra una Lazio ancora ferita dalla sconfitta contro il Napoli. Si sfidano le due squadre che, con buone probabilità, lotteranno per il primo posto del girone. Molto simili nella proposizione del bel gioco e speculari dal punto di vista tattico. Tutto appare presuppone una bella partita. Ed in effetti così sarà;
- La prima mezz'ora è stellare. Il Feyenoord è completamente annullato da una Lazio che gioca unicamente di prima e, grazie a un centrocampo nella sua massima espressione, permette di passare in vantaggio per tre gol nei primi ventisette minuti. Un'armonia di squadra incanta l'Olimpico. Ogni singolo meccanismo sarriano è ben oliato. Nessuno sbaglia. Potrebbero giocare bendati. I palati fini sugli spalti hanno la pietanza che tanto aspettavano;
- La panza piena genera sonnolenza. E' noto. La Lazio appare, infatti, come lo zio che si addormenta dopo il pranzo di Natale. Satollo. Sereno. In cerca di giusto appagamento tra le braccia di Morfeo. Peccato che questa sonnolenza viene disturbata dall'orgoglio olandese e dai cambi messi su dal suo allenatore. Nonostante ciò, basta un guizzo e Vecino piazza il quarto gol che è come un buon digestivo. Peccato che, complice anche lo stravolgimento della linea difensiva, il Feyenoord ne sigli prima uno, su rigore discutibile, e anche il secondo. Brivido finale nel recupero che avrebbe potuto tramutare il tutto in un incubo;
- Vecino, Luis Alberto, Felipe Anderson (udite, udite) sugli scudi. Fanno ciò che vogliono. Si divertono. Spaziano. Dialogano. Si cercano come amanti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Romagnoli sempre più essenziale. Provedel si guadagna la pagnotta. Gila molto bene ma non benissimo. Scusabile. L'armonia e i suoi maestri son tutti qua;
- Il Feyenoord è nullo nel primo tempo. Nel secondo Idrissi e Jimenez danno smalto alla squadra olandese. Nonostante ciò, troppo poco per la caratura di questa squadra. Va detto che sono più i meriti della Lazio che i suoi demeriti.
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