Considerazioni sparse post Lazio-Napoli (1-2)
Questo Napoli è uno spettacolo.
- L’undici titolare a cui ha quasi sempre fatto affidamento Spalletti in questo primo scorcio di stagione, ha fatto veder fino ad oggi il miglior calcio d’Italia. Lo diciamo senza paura di essere smentiti. Un Napoli cosi bello da guardare, ma allo stesso tempo così maturo e autoritario nel capire e gestire le varie fasi del match, non lo vedevamo da tanto tempo. Merito di una campagna acquisti oculata e clamorosamente azzeccata svolta in prima persona dal DS Giuntoli. Merito di un Luciano Spalletti che quest’anno ci piace immaginarlo felice come non mai per la rosa a disposizione;
- Eppure la Lazio ci ha provato. È passata in vantaggio con un bel gol di Zaccagni, ha giocato 30 minuti di grande calcio, ma poi ha iniziato a ballare male contro la manovra avvolgente dei partenopei e le tante frecce che la squadra di Spalletti ha nel suo arco. Una in particolare tra l’altro, di origini georgiane ed alla prima stagione in Serie A, sembra veramente fare uno sport a parte;
- Khvicha Kvaratskhelia é un crack ed ogni partita che gioca tende a volercelo ricordare. Anche oggi il georgiano dopo un inizio complicato è stato bravo a non scomporsi. Come i più grandi, sembrava sapere che la partita sarebbe arrivata da lui e ancora una volta si è fatto trovare pronto. Prima sfiorando il gol con un missile terra aria a seguito di una veronica per palati fini, finito sul palo. Poi tirando prima debole tra le mani di Provedel e poi troppo forte sopra la traversa. Infine realizzando il gol partita. Senza manco farlo a posta il gol “messiano” per eccellenza. Bando alle ciance: questo ragazzo è forte da far paura e calcia come pochi al mondo;
- Dicevamo, la Lazio non ha fatto male. Anzi, per un tempo ci è piaciuta. È partita forte, facendo vedere ottime trame e dimostrando come gli input sarriani siano ormai definitivamente concepiti dai ragazzi scesi in campo. Appena però il Napoli ha iniziato a saltare con continuità la prima linea di pressing laziale, non c’è stata più partita e son risultate evidenti le difficoltà della retroguardia biancoceleste. Sia in termini di singoli che di reparto;
- Nel Napoli - oltre al georgiano - benissimo Di Lorenzo (57 passaggi riusciti su 59 tentati, dati Sofascore) e Lobotka, entrambi autori di due match solidissimi e senza errori. Ottima prestazione anche di Osimhen che cresce col passare dei minuti. Convince ancora Kim, che oltre a trovare il secondo gol in campionato non soffre mai Immobile: il coreano è fisicamente mostruoso, ma deve ancora crescere nella gestione del pallone tra i piedi. Ah, Mario Rui è vero, ha rischiato la frittata, ma nell’uscita palla da dietro dobbiamo metterci in testa sia una soluzione fondamentale per i meccanismi dei suoi. Nella Lazio gran partita di Provedel, mentre sono sempre in affanno i due centrali di difesa. Zaccagni parte bene, ma si spegne troppo presto. Milinkovic domina per un tempo, ma poi finisce per innervosirsi con se stesso, arbitro e compagni. Immobile non pervenuto.
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