
- di Marco Scalas
Considerazioni sparse sull'arrivo di Wijnaldum alla Roma
Wijnaldum è l'ultimo colpo della Roma targata Friedkin, che ormai non può più nascondere le proprie ambizioni.
- Estate caldissima a Roma – sponda giallorossa – dove il calciomercato è tornato a far sognare i tifosi dopo alcuni anni non esattamente entusiasmanti. L’ultimo, in ordine cronologico, ad abbracciare la Roma di Mourinho è stato Georginio Wijnaldum. Il centrocampista olandese sbarca nella Capitale dopo un’annata opaca al PSG, col chiaro intento di tornare ai fasti di un tempo, quando con la maglia del Liverpool riusciva a fare la differenza nei palcoscenici più importanti, come quello di una semifinale di Champions League. Roma, quindi, come oasi per ritrovare sé stessi e sentirsi ancora importanti e centrali in un progetto;
- L’intento di rilanciare la propria carriera ha ricoperto un ruolo centrale nella scelta di Wijnaldum di sposare il progetto della Roma. Col mondiale alle porte, l’olandese ha soppesato le possibili opzioni per garantirsi il posto da titolare tra gli Orange. Il perché, poi, abbia scelto la Roma tra le varie opzioni, lo ha chiaramente spiegato lui stesso nella conferenza stampa di presentazione: “Ho scelto la Roma per la manifestazione d'interesse e per lo sforzo che ha fatto per portarmi qui. Mi sono sentito apprezzato e voluto dalla società, sapevo che avrei giocato in un'atmosfera fantastica". La stessa atmosfera che qualche settimana prima aveva persuaso Dybala e di cui entrambi hanno già avuto un assaggio nel match amichevole all’Olimpico contro lo Shakhtar;
- L’entusiasmo che circonda la Roma, l’aria quasi elettrica che si percepisce attorno alla squadra, ha nuovamente avuto un peso importante nel facilitare una trattativa che, solo fino a qualche mese fa, molto difficilmente sarebbe andata in porto. L’attesa per constatare dove potranno arrivare i giallorossi è palpabile e l’arrivo di un profilo come quello di Wijnaldum non fa altro che fomentare ulteriormente una piazza rianimata dal lavoro dei Friedkin, Tiago Pinto e Mourinho. L’arrivo di Gini rappresenta un altro tassello pesante nella costruzione di una rosa che, a breve termine, possa lottare per traguardi ambiziosi;
- Resta da capire come Mourinho deciderà di sfruttare le caratteristiche di Wijnaldum. L’olandese, nel corso della sua carriera, ha dimostrato di essere un elemento molto duttile, capace di adattarsi perfettamente in una mediana a due così come in un centrocampo a tre. Negli ultimi anni in maglia Reds, Klopp ha deciso di utilizzare al meglio le sue capacità di inserimento schierandolo come trequartista. Una girandola di ruoli in cui l’ex Feyenoord è sempre riuscito a distinguersi garantendo un equilibrio fondamentale per il Liverpool del tecnico tedesco. Il tutto grazie ad un mix di tattica, tecnica e corsa difficilmente coniugabili in un giocatore solo. A Roma appare destinato, almeno inizialmente, a partire in un centrocampo a due, al fianco di Cristante (o Matic), ma non è da escludere che lo Special One possa stravolgere gli schemi tattici per usufruire al massimo delle sue capacità;
- L’arrivo di un giocatore come Wijnaldum smaschera i piani della Roma, che ormai non può più nascondere le proprie ambizioni. Il divario dalle prime della classe – ad oggi – si è assottigliato e il quarto posto parrebbe l’obiettivo minimo per la truppa giallorossa. Il mercato, probabilmente, regalerà ancora almeno un difensore e un attaccante - col gallo Belotti in pole - ma già ad oggi quella giallorossa si presenta ai nastri di partenza della stagione come una delle squadre più interessanti. Toccherà ad allenatore e giocatori - ora - ripagare gli sforzi della società e la fiducia dei tifosi. Il tutto con un Georginio Wijnaldum in più: il nuovo motore del centrocampo della Roma.
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Nato sotto il sole della Sardegna nell'ormai lontano 1993, dopo un' infanzia all'insegna del basket, abbandona la palla a spicchi per dedicarsi anima e corpo a quella da calcio. Un amore tuttavia mal corrisposto. Tifoso romanista da sempre e in quanto tale incline alla sofferenza e all' auto-sabotaggio. Amante dello sport in tutte le sue forme, ma ancor più di tutte le storie, piccole e grandi, di cui esso si nutre.
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