Considerazioni sparse su "Eclissi" di Gemitaiz
Gemitaiz torna con l’album Eclissi, un cd che rispecchia in pieno le premesse del titolo con la contrapposizione tra l’oscurità e la luce.
- All’incredibile produzione di album rap di questa prima parte di 2022 si unisce anche Gemitaiz con Eclissi, che segue a quattro anni di distanza Davide, ultimo album in studio dell’artista, e ci presenta una poetica del tutto differente. Tra Davide ed Eclissi sono passati quattro anni, il joint album con Gemitaiz, il nuovo mixtape della saga Quello che vi consiglio e tanti stravolgimenti epocale. Il segno del tempo si avverte in Eclissi, che sembra il punto di arrivo di una lenta e costante transizione nell’animo del rapper romano. Eclissi è un album buio, oscuro, che rende in pieno il senso del titolo. Non è un buio pesto, un nero assoluto, ma è più un’oscurità diffusa, come appunto in un’eclissi, come quando la luna oscura il sole, toglie la luce che però rimane lì sotto la superficie. Questo è il clima in cui si consuma tutto l’album, un’oscurità stemperata dalla luce;
- Eclissi è infatti un cd molto intimo, i punti più alti sono quelli in cui Gemitaiz si mette a nudo, esplora il proprio io e lo offre spoglio all’ascoltatore. I brani più riusciti sembrano infatti Adesso e Silenzio, due tra i pezzi più intimi e se vogliamo oscuri non solo dell’album, ma dell’intera discografia di Gemitaiz, che vive ora una fase nuova. Non è facile rintracciare nella discografia del rapper dei toni così drammatici, l’intimità c’è sempre stata ma comunque filtrata da alcuni stilemi di genere che non permettevano di raggiungere un’oscurità così diffusa. Qui però il buio prende piede, questa sfera più intima finisce per oscurare le stesse convenzioni di genere che rimangono, come il sole in un’eclissi lunare, dietro all’unica superficie visibile, che produce solo oscurità;
- Impossibile scindere Eclissi da tutto ciò che hanno rappresentato gli ultimi due anni non solo per Gemitaiz, ma per l’umanità. Eclissi è figlio della pandemia e di tutti i demoni che ha portato a galla. L’isolamento, l’autoriflessione, il bisogno di contatto umano. In Adesso Gemitaiz esplica il bisogno di sentirsi “un mito” per i suoi fan, la necessità che la gente riconosca Davide e non si fermi a Gemitaiz. Esprime il proprio bisogno di calore umano, una sensazione provata da tutti in questi due anni segnati dall’isolamento e dalla distanza sociale. Il rapper porta questo bisogno fisico su un piano emotivo, mentale, fa uno step in più e questo grido d’aiuto è universale, riguarda tutti. Gemitaiz ha trovato in questo modo la chiave per rendere accessibile a chiunque la sua poetica, ha fondato Eclissi su un’esperienza collettiva, che per quanto drammatica era probabilmente l’unica che valesse la pena essere raccontata;
- Eclissi segna dunque un cambiamento epocale nella poetica di Gemitaiz in termini di tonalità, ma che dire invece dell’aspetto tecnico? Il rapper romano è uno dei grandi esponenti della vecchia guardia, uno dei rappresentanti storici del rap e ha vissuto in pieno l’evolversi del genere, l’arrivo di nuovi giocatori, tutti gli stravolgimenti che hanno segnato l’ultimo decennio del rap italiano. Sotto il punto di vista meramente tecnico forse qualcosa si perde, in nome proprio di questa oscurità avvolgente, tanto che i pezzi che arrivano di più sono quelli più intimi, più dark. Quelli in cui il rap viene parzialmente penalizzato dai toni drammatici, ma è un risvolto coerente col contesto. L’album spiazza perché è diverso dal solito, ma a uno sguardo d’insieme tutto sembra tremendamente efficace e coerente;
- Chiosa finali sui featuring, grande punto d’interesse ormai in ogni album del mercato odierno. La collaborazione con Neffa in Eclissi ha anticipato l’uscita del disco, una scelta efficace perché veramente ben riuscita, per il resto tornano voci note nella discografia di Gemitaiz, da Madman a Noyz Narcos e Venerus e tutti si sposano bene col rapper romano. I due feat più rilevanti, in positivo e in negativo, sono quelli con Coez e Marracash e quello con Sfera Ebbasta. Partiamo dalla nota negativa: arriverà il giorno in cui Sfera riuscirà a comunicare un qualcosa di un minimo più profondo, ma purtroppo quel giorno sembra ancora più lontano e la sua mancanza di profondità assoluta sta iniziando davvero a opprimere. Concludiamo con la nota positiva: Eclissi ha confermato due grandi verità assolute della musica di oggi in Italia, ovvero che Marracash è un livello superiore a tutti gli altri e che nessuno fa ritornelli come Coez.
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