Considerazioni sparse post Udinese-Inter (1-2)
L’Inter non molla la presa.
- A Udine l'Inter è chiamata a ritrovarsi e a rispondere alla vittoria del Milan, per continuare a inseguire la chimera scudetto. I friuliani non hanno niente da perdere e giocano privi di condizionamenti psicologici. Ne esce una gara frizzante e dall'alto tasso di scontri. I nerazzurri vincono e rilanciano le proprie ambizioni ma chiudono un match con la preoccupazione per le condizioni di Barella;
- Inter che si affida al ritrovato Handanovic e ad un Perisic forma super. Dzeko sembra in calo fisico mentre Dimarco si rilancia dalla prova col Bologna e offre un buon contributo. Brozovic sembra più appannato del solito mentre Darmian è la solita certezza. Nella ripresa entra bene Sanchez che guadagna preziosi calci d'angolo e aiuta i compagni in fase difensiva;
- Udinese che parte sorniona e attendista e si trova all'intervallo sotto di due goal. I friulani hanno il merito di non smettere di crederci e di riaprire il match con Pussetto. Buona prova di Udogie. L'impressione è che le motivazioni differenti abbiano fatto la differenza tra gli uomini di Inzaghi e quelli di Cioffi;
- Inzaghi porta a casa una vittoria preziosa benchè la squadra cominci a evidenziare una certa stanchezza psicofisica. Nel momento della difficoltà il tecnico si è affidato al suo undici titolare, eccezion fatta per Calhanoglu, e la squadra l'ha ripagato. L'impressione è che un vice Brozovic o un tattica diversa (doppio play?) servano a questa squadra per fare un ulteriore step di crescita;
- Inter che sbanca una trasferta difficile contro una squadra forte fisicamente e in fiducia. Nulla da dire sulla prova di oggi che era fondamentale anche per capire lo smaltimento delle tossine post Bologna. Gli uomini di Inzaghi hanno ora una sola via, vincerle tutte e sperare. Hanno iniziato col piede giusto.
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