
- di Matteo Tencaioli
Considerazioni sparse post Milan-Fiorentina (1-0)
Leao croce e delizia rossonera, Maignan e Tonali monumentali.
- Non sarà Mancehester City - Real Madrid, perché i mezzi tecnici lo impediscono, ma Milan - Fiorentina è la prova che ci si può divertire anche in Serie A, se l'atteggiamento delle squadre lo consente. Non è questione di atteggiamento "giochista" o non giochista, ma semplicemente costruttivo e di due squadre che vogliono costruire calcio, a costo di prendersi qualche rischio, con buona pace di chi pensava a una partita a senso unico. In tutto questo, il pubblico si diverte e ringrazia;
- Rafa Leao è il giocatore più incomprensibile del nostro campionato, in equilibrio costante tra il potenziale fuoriclasse e l'eterna promessa destinata a fare impazzire i propri tifosi e i pagellisti. Gioca male un tempo, a inizio ripresa si divora un goal praticamente già fatto, Pioli prova a metterlo a destra ed esce completamente dalla partita, poi torna sulla sua fascia, si avventa sul rinvio sbagliato da Terracciano e mette il goal che vale tre punti. Chi lo capisce è bravo, forse non ci riesce ancora nemmeno lui stesso;
- Molto diversa è la prestazione di Tonali, che ad un certo punto ci si chiedeva se avrebbe trovato il tempo anche di andare in tribuna a vendere i panini, per occupare i pochi secondi liberi. Il numero 8 rossonero copre tutto il campo per novanta minuti, offrendo una prestazione da tuttocampista di altissimo livello. Un giocatore trasformato, rispetto a un anno fa, del quale ancora si faticano a capire i limiti di crescita;
- Nella Fiorentina, delude molto la prestazione dell'intero reparto offensivo, ad eccezione di Cabral che ha la sola sfortuna di trovare sulla sua strada l'ineluttabile Maignan, che gli nega una rete di testa a metà ripresa. Tutti gli altri, da Saponara a Sottil, passando per Gonzalez, non riescono a mettere in campo le loro qualità, sbagliando un numero imprecisato di palloni. L'idea di gioco di Italiano è sempre molto buona, ma ultimamente qualche interprete sta lasciando a desiderare;
- Tre sono le sconfitte consecutive della Fiorentina e tre sono le partite che mancano al Milan per coronare un sogno chiamato Scudetto. Un sogno non più impossibile come pareva ad inizio stagione, giocando partite con lo stesso atteggiamento di oggi, ma anche meno paura di vincere: una sensazione che oggi, a tratti, è stata quasi palpabile, soprattutto quando i rossoneri arrivavano nei pressi dell'area avversaria. Incomprensibile, invece, la crisi dei viola, che paiono involuti e incartati nelle proprie incertezze: forse è il momento di cambiare qualcosa.
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Matteo Tencaioli. Classe 1980, da sempre diviso tra la professione di programmatore e l'amore per il giornalismo. Ama parlare di sport, in particolare di calcio e tennis. Conteso tra lavoro e famiglia, suo più grande amore, fa a sportellate tutti i giorni con il sonno per trovare il tempo di coltivare anche le proprie passioni.
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