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nunez
, 18 Aprile 2022

Considerazioni sparse post Sporting-Benfica (0-2)


L'uomo-mercato Darwin Nunez protagonista assoluto (con un gol e un assist) del derby di Lisbona, classica del calcio lusitano: Porto capolista vicinissimo al titolo.


- La domanda nasce spontanea: perché solo in Italia non si è giocato a Pasqua? La domenica appena trascorsa offriva un menù davvero niente male per noi malati di calcio: in Spagna Siviglia-Real Madrid, in Francia PSG-Marsiglia mentre in Inghilterra e in Olanda si sono disputate, rispettivamente, la semifinale di FA Cup tra Chelsea e Crystal Palace e la finale della coppa nazionale (KNVB Beker) tra PSV e Ajax. Spettacolo garantito in tutta Europa e da noi tutto fermo. Alla festa del pallone ha presenziato anche il Portogallo, che ha visto scendere in campo all'Estadio Josè Alvalade di Lisbona Sporting e Benfica, per una delle grandi classiche del calcio lusitano;

- Il derby della capitale si è concluso col successo esterno delle Aquile: a segno il solito Darwin Nunez (14') e l'ex Fiorentina Gil Dias in pieno recupero. Una vittoria che ha fatto felice soprattutto il Porto, reduce dal nettissimo 7-0 rifilato sabato scorso al malcapitato Portimonense. I Dragoni, ora a +9 sullo Sporting a quattro giornate dal termine, si avviano a festeggiare il titolo nazionale numero 30 della loro storia. Con un piccolo contributo da parte del Benfica che, battendo la diretta inseguitrice della squadra allenata da Sergio Conceição, si è portato a -6 da quel secondo posto che vorrebbe dire accesso diretto ai gironi di Champions League;

- Il big match di Lisbona ha messo in luce, se mai ce ne fosse ancora bisogno, le enormi qualità di un calciatore che risponde al nome di Darwin Nunez. Uno che a 23 anni ancora da compiere (li farà a giugno) gioca con la freddezza di un veterano. Implacabile sotto porta (25 reti in 25 gare di campionato), sgusciante in ogni zona del campo (contro lo Sporting c'erano ogni volta almeno due difensori nei suoi paraggi) e sempre pronto a dare indicazioni e suggerimenti ai compagni. L'uruguaiano, eletto MVP della serata, è stato un cliente scomodissimo per il connazionale Coates, capitano dello Sporting (alla gara numero 200 con la maglia biancoverde) che al primo contrasto – al minuto 11 – ha fatto subito assaggiare i tacchetti al giovane collega. Tutto inutile, perché tre minuti dopo il "nuovo Cavani" (del quale sembra destinato a prendere il posto al Manchester United, in prima fila per l'acquisto) ha trasformato in oro un lancio dalle retrovie di Vertonghen, portando avanti la sfera con la testa e battendo il portiere Adan con un morbido pallonetto di destro. Nunez ha iscritto il suo nome nel tabellino dei marcatori per la quinta volta di fila, contando anche le due gare di Champions con il Liverpool. Giusto per non farsi mancare nulla, ha firmato anche l'assist che ha mandato in porta il neoentrato Gil Dias, autore dello 0-2 al 92'.

- Tanto Nunez ma anche tanto Everton. L'esterno brasiliano del Benfica ha sfoderato una prestazione gagliarda, sdoppiandosi alla grande nelle due fasi e mostrando un forte spirito di sacrificio. Quantità e qualità, come si è visto anche nell'occasione del gol sfiorato al 48' con un destro rabbioso finito a centimetri dal palo. Il nazionale verdeoro, inseguito in passato dal Napoli, è stato uno dei simboli di una squadra tatticamente solidissima, capace di colpire nei momenti giusti, benché poco spettacolare. Prestazione tutta sostanza e zero fronzoli anche quella offerta da un sorprendente Taarabt: sorprendente non perché abbia mostrato chissà quali numeri (lo ricordavamo ben diverso ai tempi del Milan) ma per lo zelo con cui ha eseguito i compiti tattici affidatigli dall'allenatore Nelson Verissimo. Quest'ultimo ha preparato un piano gara tanto semplice quanto efficace, surclassando in concretezza il collega Ruben Amorim, mai in grado di trovare adeguate contromisure. Decisamente deludente la prova di uno Sporting che ha fatto sì tanto possesso (63%) ma creato davvero poco, eccezion fatta per l'incrocio dei pali colpito da Sarabia di testa ad inizio ripresa. Lo spagnolo, in prestito dal PSG, è stato una delle poche note positive dei suoi assieme al connazionale Pedro Porro, 22enne esterno destro di proprietà del Manchester City: un giocatore giovane ma già completo, che soprattutto nel primo tempo ha mostrato un piede davvero caldo al cross;

- Con la sconfitta nel derby lo Sporting campione in carica si prepara ad abdicare in favore del Porto, che ora sfiderà nella semifinale di ritorno della coppa nazionale, con l'obiettivo di ribaltare il 2-1 del primo atto. Per il Benfica tre punti d'oro che fanno morale e rendono più interessante il finale di stagione. Le Aquile si erano arrese ai rivali cittadini sia all'andata che nella finale di Coppa di Lega. Come si dice "non c'è due senza tre" in portoghese? Ormai non ha importanza, perché stavolta lo Sporting è andato a sbattere su un muro chiamato Nunez. Un attaccante di cui sentiremo parlare per i prossimi dieci anni.

  • Napoletano. Giornalista e copywriter. Calcio e musica nella mente e nel cuore, ma anche tanto altro.

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