Considerazioni sparse post Udinese-Empoli (4-1)
L'Udinese si diverte e si sbarazza di un Empoli che non vince da dicembre, ma che si salverà lo stesso.
- All'andata l'Empoli "matava" l'Udinese e sognava la metà sinistra della graduatoria, mentre i friulani sostituivano Gotti (l'uomo che non voleva allenare) con Cioffi, per dare una scossa e smuovere i bianconeri dalle acque torbide della classifica. Un girone dopo, la situazione è diametralmente opposta, con l'Udinese a passeggiare sui resti della formazione toscana, in vacanza da diverse settimane;
- Nel Lato A dell'incontro si fanno preferire i friulani, che vanno a bersi il tè meritatamente in vantaggio. Chiaro, la sfortunata autorete di Ismajli all'alba dell'incontro indirizza il bilanciere del match verso i padroni di casa, che macinano gioco sfruttando l'ampiezza dei quinti di centrocampo, ossia Udogie e Molina, in forma smagliante;
- Parte il secondo round della contesa e ancora dopo pochi giri di lancette ecco la seconda fiammata dell'Udinese. Ottima protezione palla di Success, pallone per Deulofeu - mvp della sfida - che con un delizioso destro a giro gonfia la rete. Poi un rigore di Pinamonti sembrava riaprire il match, ma i neoentrati Pussetto e Samardzic (gemma assoluta del giovane talento) la chiudono e i tifosi locali possono festeggiare l'ennesima ottima prestazione dei propri beniamini;
- Per l'Udinese è la terza vittoria consecutiva, sono otto i gol fatti nelle ultime due uscite alla Dacia Arena e con due giornate in meno da recuperare, Pereyra e soci possono ambire ad abbassare il sipario nella prima metà della Serie A. La salvezza è già in cassaforte e con Cioffi in panchina, l'Udinese viaggia a 1.5 di media punti a partita (24 in 16 giornate). I bianconeri si imperniano sul solito 3-5-2, bensì camaleontico, perché è sia roccioso in difesa, che propositivo in fase offensiva, con giro palla e movimenti interessanti. Qui si vede la mano di Cioffi, ricordando che oggi mancava "solamente" Beto;
- Buio pesto in casa Empoli. I toscani non vincono dallo storico "sacco" di Napoli a inizio dicembre. Da lì nessun successo e prestazioni visibilmente negative. Sono 60 i gol subiti per la terza peggior retroguardia del torneo. Oggi poca roba dagli uomini d'attacco, inoltre tutta la formazione è apparsa senza motivazioni, tanto sa di disporre di un cuscinetto confortante dalla zona retrocessione, grazie ad un'ottima prima parte di campionato. Ma serve un sussulto per mettere in mostra una coda di stagione colorata di punti e sorrisi.
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