Considerazioni sparse post Fiorentina-Venezia (1-0)
I viola allungano ancora la striscia positiva, prendendosi qualche rischio inutile di troppo.
- Fiorentina a due facce, che dopo la vittoria ambiziosa di Napoli si prende di nuovo la cosa più importante, i tre punti per il terzo successo consecutivo. Ma la prova dei gigliati non deve aver lasciato particolarmente soddisfatto Italiano: la sua squadra è tanto straripante nel primo tempo quando svagata nella ripresa. Il Venezia alla fine ha un solo, reale merito: non si disunisce, e pur senza creare pericoli veramente seri riesce a tenere la gara aperta fino in fondo, con sommo pericolo per le coronarie dei presenti al Franchi;
- Il gol-partita lo segna l'improbabile capocannoniere della viola, Lucas Torreira, alla quinta rete in campionato. Colpo di tacco da pochi passi sugli sviluppi di una punizione laterale, per una manciata di elegante concretezza nel gioco un po' narciso della Fiorentina. Non che siano mancate le occasioni, anzi. Tra il palo di Ikoné e le parate di Maenpaa su Gonzalez e Cabral, i viola con pizzico in più anche solo di fortuna avrebbero potuto godere di un più ampio vantaggio all'intervallo. Dato cristallizzato, che dice tanto ma in fondo non dice niente della gara: nel primo tempo, possesso palla 82%-18% per i padroni di casa;
- La gara prende un'inerzia quasi irritante nella ripresa, visto quanto la Fiorentina tenda a smorzare i ritmi e ad esser meno propositiva in avanti. Ne è immagine esplicativa quell'inquadratura galeotta su Milenkovic, ripreso a sbadigliare in campo in un momento di gioco fermo. I viola inconsciamente si accontentano, e forse li grazia la pochezza tecnica dell'incerottato Venezia, alla sesta sconfitta di fila;
- Del Venezia si era parlato bene nel girone d'andata, quando un'infermeria assai meno gremita e un clima generale decisamente più in fiducia permettevano di strappare anche risultati pesanti (tra gli altri, proprio l'1-0 al Penzo contro la Fiorentina). E tuttavia, al netto del buon lavoro tattico e mentale svolto da Zanetti, è sempre più evidente come le fascinazioni per la rosa hipster dei lagunari si basassero sul niente o quasi. I veneti hanno una partita da recuperare, ma con la vittoria del Cagliari contro il Sassuolo proprio la gara contro la Salernitana tra 10 giorni rischia di diventare un disperato, e inutile, scontro-salvezza per entrambe;
- In casa viola non si può letteralmente star mai tranquilli: a destare preoccupazioni ci sono anche le condizioni fisiche di Castrovilli, uscito per una distorsione al ginocchio. Ma al netto di tutto, con questa vittoria la Fiorentina può guardare alla classifica con soddisfazione, che la vede risalita momentaneamente al sesto posto. Aria d'Europa, sempre facendo attenzione ai pericolosi cali di concentrazione.
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