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, 2 Aprile 2022

Considerazioni sparse post Spezia-Venezia (1-0)


Vincono gli uomini di Motta, che mettono in ghiaccio la questione salvezza. Venezia quasi definitivamente condannato.


- Lo Spezia ha vinto sulla paura. Le gambe hanno tremato per 93 minuti. Non un guizzo, poca decisione dalla trequarti in su per entrambe le squadre. Solo una conclusione di Bastoni, ben parata da Mäenpää ed una traversa colpita da Aramu da calcio da fermo hanno fatto alzare i battiti dei presenti allo stadio. La posta in palio era troppo alta, nessuna delle due poteva permettersi di terminare il primo anticipo con zero punti. Alla fine l'ha decisa un episodio, alla fine ha vinto la maggior voglia dello Spezia;

- Erano tre settimane che non si parlava d'altro da queste parti. L'espulsione di Giacomo Raspadori ottenuta contro la Salernitana aveva lasciato qualche speranza ai 900 tifosi spezzini andati in trasferta a Reggio Emilia. Realisticamente, però, dalle parti del Golfo dei poeti già dal novantesimo minuto della partita contro il Cagliari il main topic era match point contro il Venezia. Tutti consapevoli che sarebbe stata la partita più importante dell'intera stagione, un'occasione da non sprecare se si voleva rimanere in paradiso. Così è stato, Spezia è in estasi;

- Diciamolo subito: Mattia Caldara, uno degli acquisti che più ha infiammato i tifosi lagunari durante la campagna acquisti estiva, a causa della sua sciagurata respinta di testa, ha deciso probabilmente la permanenza della sua squadra in Serie A. Emmanuel Gyasi, dall'altra parte, ormai spezzino d'adozione nonché storico uomo promozione, sarà probabilmente l'uomo simbolo anche di questa salvezza. La squadra forse più tradizionale del campionato alla fine ha avuto la meglio su quella più hipster;

- C'è stata davvero troppa poca qualità in campo. Complici le assenze di Henry e le iniziali scelte bizzarre di Motta (perché Verde e Manaj fuori all'inizio?), abbiamo visto una partita quasi soporifera. La tensione emotiva provocata dal match da dentro/fuori si percepiva già dal prepartita al paninaro fuori dallo Stadio Alberto Picco ed il risultato è stato una partita bloccata fino al 93'+esimo, quando la coppia Manaj-Gyasi (l'autore del gol) ha deciso di portare gli aquilotti in paradiso;

- Venezia con un piede in Serie B, Spezia (quasi) con entrambi in serie A. Più 10 punti sulla quota salvezza a 7 partite dal termine del campionato sono un bottino importante, soprattutto considerando le 6 squadre che attualmente sono dietro agli aquilotti. I 22 punti complessivi accumulati dal Venezia, oltretutto ottenuti con due partite in più rispetto alla concorrente Udinese, invece, sembrano davvero condannare i lagunari con due mesi d'anticipo.

  • 34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.

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