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2 min

- di Luca Barbara

Considerazioni sparse post GP d’Arabia Saudita


Vince Verstappen, dopo un duello epico con Leclerc. Terzo Sainz, oggi deludente e mai in gara. Hamilton finisce a punti dopo essere partito quindicesimo.


- Questa volta ha vinto Verstappen, sia il duello testa a testa che, soprattutto, la gara. 25 punti meritati per lui, che ha lottato come un leone contro Leclerc, il dominatore del fine settimana in quasi tutte le sessioni, eccetto le qualifiche. Gli ultimi giri sono stati di un’intensità clamorosa: bellissima l’immagine del bloccaggio all’ultima curva, quando nessuno dei due piloti voleva lasciare il DRS all’avversario. Sudore, talento e testa, è stato un duello bellissimo!;

- Sainz terzo e deluso. Dopo la doppietta della gara d’esordio era passato abbastanza in sordina il concetto che lo spagnolo non fosse mai stato veramente all’altezza del suo compagno di squadra. Non fosse stato per la Safety Car, infatti, anche la scorsa settimana sarebbe arrivato lontano una ventina di secondi. Oggi partenza così così, prosieguo della gara senza infamia e senza lode. Insomma, un’altra gara da seconda guida;

- Jeddah tanto pericolosa quanto bella. Il circuito cittadino dell’Arabia Saudita è chiaramente il più pericoloso del circus, per via dei suoi destra-sinistra ai 300 orari che portano i piloti ad essere incollati ai muretti. Tra il lati negativi abbiamo anche le eventuali rimozioni delle auto o possibili pulizie della pista, che durano sempre un’eternità. La sicurezza, poi, lasciamola perdere. Non una via di fuga, se si sbaglia si va a muro (chiedere a Mick). Il lato positivo è, però, che tutto questo ha reso il Gran Premio bellissimo. Almeno un sorpasso a giro. Gli ultimi tra Leclerc e Verstappen, poi, rimarranno negli annali della Formula 1;

- Citazione obbligatoria per Mercedes e Lewis Hamilton. La monoposto che ha (quasi) monopolizzato la prima era ibrida ha chiuso stancamente quinta con Russell e decima con Hamilton, partito quindicesimo. Sono tanti i problemi delle frecce d’argento, oggi parse comunque in leggera ripresa rispetto al Barhein ma la pasta sembra sempre quella. Destinata, almeno per ora, a dover lottare per essere la terza forza del campionato;

- Mick, comunque, sta bene ed è sicuramente la più bella notizia del fine settimana. Dopo il botto clamoroso del sabato e l’annessa assenza di immagini e comunicazioni radio, per qualche minuto abbiamo visto tutti i mostri peggiori. Poi, però, il collare, i sorrisi e la presenza la circuito di oggi a tifare per il suo compagno di squadra. Tra 15 giorni sarà di nuovo in macchina, provando a raccogliere i punti che merita. Quello che ci sentiamo di dire è: mamma Corinna non mollare!

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34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.

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