
- di Luca Barbara
Considerazioni sparse post MotoGP d’Indonesia
Vince Oliveira con una masterclass sull’acqua. Bene Quartataro, secondo. Gran Premio caratterizzato dal diluvio universale abbattutosi sul circuito e dalle cadute di Marc Marquez.
- Miguel Oliveira, alias waterproof, ha dominato il Gran Premio di Mandalika, portando a casa una vittoria importantissima per la factory austriaca, oggi in testa al mondiale costruttori grazie anche all’ottimo piazzamento di Binder. Dopo aver superato Miller a inizio gara, il centauro portoghese ha fatto il vuoto dietro di sé. Neanche un Quartararo in forma olimpica nel finale di gara è riuscito a mettere in dubbio la sua, meritatissima, vittoria;
- Fabio ha imparato a guidare sull’acqua. E questo potrebbe essere un serio problema per i suoi competitor in campionato. Il destino ha restituito quello che un po’ aveva tolto al francese scatenando un temporale violentissimo prima della gara. Senza pioggia, infatti, Quartararo aveva dimostrato di avere un ottimo passo, in un circuito dove la sua moto non soffriva particolarmente, visto il rettilineo ridottissimo. A fine gara, comunque, Fabio sfoggia il sorriso dei giorni migliori, vuoi per i punti guadagnati, vuoi per le sensazioni sentite sul bagnato, fino ad oggi nemico ostile;
- Weekend di saliscendi per Ducati, che piazzano comunque una moto sul podio, la Pramac di Zarco, ed una al quarto posto con Miller. La prima parte di gara era stata incoraggiante per il pilota australiano ma prima Oliveira, poi Zarco hanno prevalso nonostante delle belle lotte corpo a corpo. Brutta caduta per Martin mentre era ottavo. Ancora malissimo Bagnania, quindicesimo e sconsolato. Mai in gara neanche nella giornata di oggi, Pecco si trova con soli due punti in classifica generale. E’ vero che il vero mondiale inizia in Europa, ma i 100 punti a disposizione nelle gare che precedono il tour, potrebbero essere importanti come non mai;
- Non ha preso parte alla bagarre odierna Marc Marquez, caduto in tutte le sessioni di prove a partire dal venerdì. L’ultima, pesantissima, scivolata è stata impressionante: il catalano, dopo essere stato catapultato dalla sua moto, ha sbattuto violentemente la testa, costringendolo a lasciare il circuito trasportato dall’elicottero. Adesso Marquez sta bene, è in osservazione ma gli esami strumentali hanno dato tutti esito negativo su possibili lesioni. Il calvario di Marquez, purtroppo, non è destinato ancora a terminare;
- Il Bestia resiste. Piazza la sua Ducati in undicesima posizione, rimane in testa al Mondiale e si porta dietro anche qualche rimpianto per essersi piazzato undicesimo. Con un po’ di malizia in più, l’ottavo posto poteva essere alla portata ma la maggior esperienza di piloti scafati come Binder ed Espargaro alla fine ha prevalso. Altra esperienza che entra per il pilota riminese.
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34 anni, pugliese di nascita, siciliano, ciociaro e ligure d'adozione. Ex pallanuotista, da sempre appassionato di sport in generale ma con una fissazione per il futbòl. Ho visto giocare Ronaldinho contro Romario al Maracanà di Rio de Janeiro nel 1999. Trasmissione sportiva preferita: Tutto il calcio minuto per minuto.
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