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, 10 Marzo 2022

I cinque migliori libri sulla pallavolo


Nuovo appuntamento con la rubrica targata ES. Stavolta, focus su alcuni libri dedicati al volley.

Tutti abbiamo in mente i successi ottenuti dalle Nazionali azzurre di pallavolo nelle competizioni internazionali. Ci siamo abbracciati dopo il bronzo ai Giochi Olimpici di Londra di capitan Savani e della truppa guidata da Mauro Berruto; dopo gli ace di Ivan Zaytsev in semifinale olimpica contro gli Stati Uniti; dopo i punti decisivi di Paola Egonu nella finale europea di quest’anno; dopo i tredici punti del subentrante Yuri Romanò nella storica vittoria sulla Slovenia di metà settembre. In questa speciale classifica, analizziamo cinque libri dedicati ad alcuni grandi protagonisti della pallavolo maschile e femminile. I libri elencati di seguito non sono in ordine di gradimento.

1) ‘Capolavori’ di Mauro Berruto

Quando pensiamo ad un “capolavoro” il nostro primo pensiero va ad un’opera d’arte che ci lascia senza fiato, non certo ad un’azione sportiva. Mauro Berruto, invece, il suo “capolavoro” l’ha fatto guidando l’Italvolley maschile verso un insperato bronzo ai Giochi Olimpici di Londra. Questo libro ci racconta l’epopea di un allenatore partito da un piccolo borgo della città di Torino, Borgo San Paolo, che, attraverso delle tappe intermedie come Grecia, Finlandia e Brasile, delinea un percorso netto all’interno dello sport creato da William Morgan nel 1893.

“Capolavori” è una personale ricerca al “Sisu”, l’arte magica finlandese che ha permesso a Berruto di superare indenne difficoltà come il tardivo arrivo del pass olimpico o le accuse ricevute da Orestiada. Oltre alla pallavolo, il libro è anche una bella vetrina sui valori dello sport, attraverso immagini che colpiscono l’osservatore come la corsa di Gabriela Andersen-Schiess e il “paradosso dell’arciere” che chiude il libro insieme all’ultimo grande “capolavoro” di Berruto, lo storico oro come direttore tecnico della FITARCO, con il Mixed Team ai Campionati Europei di tiro con l’arco di Legnica del 2018.

La splendida copertina del libro di Berruto (sullo sfondo, Barcellona nelle Olimpiadi del 1992)

2) “Mia” di Ivan Zaytsev e Marco Pastonesi

Ivan Zaytsev è probabilmente il personaggio più amato della pallavolo maschile italiana. In questo libro, emergono tutti i retroscena della vita dello “Zar”, dall’amore per il volley ereditato in tenera età dal padre Vjačeslav, impegnato a disputare la finale olimpica proprio nei giorni in cui nacque Ivan, fino ai tour di beach volley fatti insieme al “fedele” compagno d’avventure Domenghini.

In “Mia”, emergono tutti i tratti salienti dello sportivo, ma soprattutto dell’uomo Zaytsev, deciso a rendere la vita difficile a tutti, sia alla futura moglie Ashling, accettata come fidanzata solo dopo il terzo appuntamento, sia agli avversari brasiliani nel beach volley come agli americani in semifinale olimpica. Nel libro, Ivan parla anche delle sue esperienze in importanti squadre italiane, come Perugia e la Lube Macerata, con cui conquista il suo primo scudetto. Lo “Zar” non tralascia neppure quelle estere, parlando delle esperienze alla Dinamo Mosca nella “fredda” Russia e della “calda” Dubai, vissute sempre al fianco di sua moglie Ashling e di suo figlio Sasha. Un libro davvero “esplosivo” che merita di essere letto tutto d’un fiato, come le battute di Ivan Zaytsev.

L'opera dell'esplosivo Zaytsev, coadiuvato dalla penna delicata di Marco Pastonesi

3) ‘Tutta la forza che ho’ di Miriam Sylla e Maurizio Colantoni

Miriam Sylla è stata nominata da poco, dal tecnico azzurro Davide Mazzanti, capitano dell’Italvolley femminile. Un grande riconoscimento ottenuto in seguito ad un grande viaggio che l’ha portata da Palermo a Valgreghentino, da Villa Cortese fino all’Imoco Conegliano.

In questo libro, Miriam racconta la sua storia fatta di grandi momenti di sconforto, come il razzismo subito sin dall’infanzia per le sue origini ivoriane, l’accusa di doping ricevuta ai tempi della Foppapedretti Bergamo e la perdita della madre, alternati a grandi gioie, come l’incontro con l’idolo Taismary Agüero, il primo tricolore ottenuto con Conegliano e la medaglia d’argento ai Mondiali cinesi che avrebbe però voluto festeggiare diversamente, con la madre, da poco scomparsa. In “Tutta la forza che ho”, scritta col grande Maurizio Colantoni, emerge la combattente Miriam Sylla, quella che non cede alle avversità, ma si ricorda di provenire da una famiglia umile, da un padre “muratore” che l’ha educata a mantenere il rispetto nei confronti degli estranei.

Un libro breve, di sole 120 pagine, che ci fa scoprire come la pallavolo - e lo sport più in generale - possa davvero cambiare la vita delle persone.

Miriam Sylla in maglia Foppapedretti

4) ‘Senza Rete’ di Maurizia Cacciatori (ROI Edizioni, 215 pagine)

Maurizia Cacciatori si racconta in questo libro, dove trapelano diversi retroscena sulla sua vita pallavolistica e non solo. Maurizia parla della sua fuga da casa a sedici anni per inseguire il sogno della pallavolo a Perugia, dell’esperienza siciliana ad Agrigento e della conquista nel 1997 della sua prima Coppa dei Campioni contro le temibili rivali dell’Uraločka del mostro sacro Nikolaj Karpol’. Racconta dei momenti a Bergamo, in cui riesce a vincere anche quattro scudetti, nonostante una squalifica per dieci giornate in seguito ad una sua positività a due antidiuretici. L’epilogo della sua lunga carriera è a Tenerife, dove chiude la sua esperienza nelle massime serie europee, portando a casa la terza e ultima Coppa dei Campioni nelle Final Four 2003-2004, disputate proprio sull’isola. Oggi, Maurizia Cacciatori è una mamma a tempo pieno di Carlos e Ines, figli nati dal matrimonio con Francesco Orsini.

In “Senza Rete”, si rivelano scottanti verità in merito alla relazione complicata tra Maurizia e Marco Bonitta, suo ultimo allenatore in Nazionale, e alle nozze già fissate con Gianmarco Pozzecco, saltate all’ultimo proprio per un suo ripensamento. Un libro proprio “senza rete” che parla dei successi della miglior palleggiatrice italiana degli ultimi anni e non solo.

Maurizia Cacciatori con la Nazionale

5) ‘Io, il centrale e i pensieri laterali’ di Matteo Piano e Cecilia Morini

“Io, il centrale e i pensieri laterali” è un libro che indaga il lato più oscuro della pallavolo, quello legato alla psicologia umana che si nasconde dietro ogni singola giocata. La sottile linea che divide un errore da un punto. Matteo Piano, centrale della Nazionale maschile di volley, a poche ore dalla finale di World Cup ha deciso di chiedere aiuto a Cecilia Morini, la sua psicologa dello sport. Dalla loro continua interazione è nato questo libro che va oltre la pallavolo e ci insegna come affrontare le piccole difficoltà che la vita ci pone davanti. “Io, il centrale e i pensieri laterali” è un libro inusuale che funge da manuale per gli sportivi e non solo, che ripercorre la carriera di Matteo tra la sua esperienza a Città di Castello, Modena, Milano e i successi con la maglia azzurra.


Domenico Barbato

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