Considerazioni sparse post Liverpool-Inter (0-1)
L’Inter saluta la Champions disputando una partita gigantesca.
- Ad Anfield l’Inter cerca l’impresa e quell’iniezione di fiducia magari decisiva in vista della corsa scudetto. Il Liverpool non vuole rischiare brutti scherzi sulla propria continuazione europea. Ne esce una gara bellissima e ad altissima intensità. L’Inter segna ma non basta, il Liverpool coglie tre pali e passa con esperienza e status;
- E’ un’Inter matura e carica quella che scende in campo. Buone geometrie e buona gestione dei tempi della gara. Purtroppo la sciocchezza di Sanchez compromette la perla di Lautaro e le residue chance di passaggio ai quarti. Inzaghi fa dei cambi inutilmente conservativi e sostanzialmente incomprensibili. Se non altro i suoi escono con una bella iniezione di consapevolezza;
- Liverpool sornione che come a San Siro gioca di rimessa. E comunque, tre pali e l’idea di poter essere pericoloso in qualsiasi istante. Alexander Arnold e Salah son due giocatori sensazionali (ma che facilità di calcio ha il primo?) e si caricano la squadra addosso. Gli inglesi spiegano cosa significhi a certi livelli esperienza e malizia;
- Ottimi Skriniar e Bastoni. D’Ambrosio entra splendidamente. Vidal bene in fase di interdizione ma agghiacciante in impostazione. Perisic fa il suo e Lautaro ha l’argento vivo addosso. Delude Dumfries;
- Rimane discutibile la scelta di Inzaghi di rinunciare sia a Dzeko che a Gosens per l’assalto finale. Sanchez è difficilmente perdonabile. Questa partita può lasciare tanto di positivo a livello di morale ma lascia anche due incognite grosse come una casa sulle condizioni fisiche di De Vrij e Brozovic.
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