Considerazioni sparse post Juventus-Spezia (1-0)
La Juventus, con una fatica mostruosa, porta a casa tre punti che pesano una tonnellata.
- La Juventus consolida il quarto posto al termine di un match faticoso, in cui la squadra di Allegri ha dato lampanti segnali di stanchezza. Dopo un primo tempo di controllo, la Juventus rinuncia (o non è più in grado?) di proporre calcio, limitandosi a giocare solo di rimessa. Gyasi e la poca lucidità spezzina negli ultimi 25 metri, salvano la Vecchia Signora;
- E pensare che la Juventus non era partita male. Siamo convinti che i primi 45 minuti bianconeri, chiusi in vantaggio e con il 62% di possesso palla, siano stati di gradimento del mister. È mancata la cattiveria per andare negli spogliatoi con 2 gol di vantaggio, ma la Juventus sembrava concentrata e avere le idee chiare sul da farsi;
- Son bastati i primi 40 secondi della seconda frazione di gioco per capire peró che non era così. I 28 tocchi totali realizzati da Vlahovic (contro per esempio i 42 di Szczesny) ed i suoi 0 tiri eseguiti (prima volta in stagione), dicono tanto di un secondo tempo in cui la Juve non è mai riuscita ad imporre il proprio gioco, ad alzarsi, e far tremare la porta di Provedel. Piccola chicca statistica: dopo 28 giornate di campionato la Juventus non ha ancora mai vinto una partita con più di 2 gol di scarto;
- Lo Spezia esce dallo Stadium con qualche certezza in più. Gli uomini di Motta dopo un primo tempo da spettatori non paganti, giocano una ripresa aggressiva e di buona qualità. Dal coraggio e la fiducia in cui continueranno a credere nei propri principi di gioco, passerà la loro salvezza;
- Nella Juve spicca per l’ennesima volta la prestazione di Danilo, sempre sicuro e tranquillo con il pallone tra i piedi. Bene De Ligt e Rugani al rientro. Vlahovic fa 85 minuti di lotta, da cui ne esce anche spesso vincitore, ma è sempre molto lontano dall’area. Stasera fa meglio di lui il match winner Morata. Locatelli, Arthur e Rabiot durano 45 minuti, ma ormai è da un po’ la normalità: urge il recupero di Zakaria. Nello Spezia Erlic ci sembra un difensore molto interessante, mentre Verde mette in mostra giocate di alta classe. Manaj si rivela totalmente inutile: per quanto originale come cambio (visto lo svantaggio spezzino) con l’ingresso di Kovalenko al suo posto, lo Spezia si è fatto mille volte più imprevedibile.
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