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, 1 Marzo 2022

Considerazioni sparse post Milan-Inter (0-0)


Tanta buona volontà da parte dei rossoneri, ma il risultato non li premia.


- Sarà la spinta del pubblico, tornato a riempire San Siro al massimo della capienza attuale (circa 54mila spettatori), sarà il nervoso accumulato nelle ultime partite, fatto sta che il Milan è sceso in campo con una rabbia agonistica che raramente abbiamo visto quest'anno, Pioli compreso. L'effetto di tutto questo è stata una prima frazione giocata praticando un pressing costante, ma poco fruttuoso a causa di una serie di errori e scelte sbagliate negli ultimi venti metri;

- Fa riflettere la bassa qualità in campo, se si pensa che si affrontano le formazioni titolari di due delle tre squadre in lotta per lo scudetto. Il divertimento per il pubblico arriva perché il lato emotivo fa la sua parte e in qualche modo gli errori delle squadre aiutano a rendere la partita più incerta, ma guardando il tutto in modo più critico prevale la sensazione di vedere un altro sport rispetto al calcio di alto livello europeo, sia a livello di ritmo, che di qualità;

- Barella non sta attraversando di certo il suo momento migliore di forma e anche oggi, ad eccezione di uno stop calamitato molto scenografico nel primo tempo, non fa eccezione. La sua partita dura poco più di un'ora, durante la quale non riesce ad incidere né in termini qualitativi, né quantitativi, così come Calhanoglu, che pare entrato nel suo classico "periodo no". Stesso discorso per Kessie, dall'altra parte della barricata: l'ivoriano è ormai l'ombra del giocatore determinante e onnipresente che calcava il prato del Meazza la scorsa stagione;

- Da sottolineare invece la prova di Handanovic: giocatore al centro di forti critiche da parte della propria tifoseria, spesso condivisibili, ma questa sera tornato nella sua versione migliore e determinante nel mantenere la porta inviolata. Sponda rossonera è invece da rimarcare la prestazione di Bennacer, molto attivo a centrocampo e soprattutto di Leao, che più volte porta a spasso da solo la difesa avversaria, ma non trova la giusta assistenza nei compagni di reparto;

- Il risultato finale può accontentare il Milan in funzione della vetusta regola del goal fuori casa, non avendo concesso alcuna vera occasione agli avversari, ma lascia l'amaro in bocca perché una buona prestazione non é stata coronata da una vittoria che, ai punti, sarebbe stata meritata. Proprio per questo motivo non esce scontenta l'Inter, che però conferma il periodo di grande appannamento e scarsa forma fisica.

  • Matteo Tencaioli. Classe 1980, da sempre diviso tra la professione di programmatore e l'amore per il giornalismo. Ama parlare di sport, in particolare di calcio e tennis. Conteso tra lavoro e famiglia, suo più grande amore, fa a sportellate tutti i giorni con il sonno per trovare il tempo di coltivare anche le proprie passioni.

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